L’articolo intende ricostruire, coerentemente con la proposta di numero monografico, le genesi e l’evoluzione di un percorso di ricerca della durata di un ventennio, focalizzato sugli operai metalmeccanici e sul loro lavoro, a partire dallo studio di un caso specifico, l’ultima fabbrica FIAT in Italia, fondata nel 1994. A partire dalla nascita dello stabilimento, attraverso una ricerca etnografica diacronica, l’analisi ha proceduto fino alla nuova dimensione internazionale dell'azienda (la creazione di FCA), alla recente crisi economica internazionale, che ha portato alla contrazione della produzione, nazionale e locale, e alla cassa integrazione. La prospettiva autoriflessiva e in parte autobiografica tiene conto dei percorsi di formazione e degli interessi di ricerca dell’autrice, degli incontri avvenuti in ambito scientifico e nel campo etnografico, della trasformazione delle prospettive teoriche avvenute negli ultimi decenni, che hanno in parte colmato un ritardo italiano su questi temi afronte dello sviluppo della letetratura internazionale. La ricerca antropologica ha infatti visto un incremento dell’interesse per il lavoro operaio e per l’industria in Italia, in un momento in cui le trasformazioni in atto ci chiedono di riflettere a tutto tondo sul nuovo scenario globale dell’economia neoliberista, sulle nuove forme del lavoro, sulle traiettorie esistenziali dei lavoratori, e conseguentemente sul ruolo dell’antropologia dinanzi agli aspetti specifici di trasformazione culturale connessi al processo di globalizzazione economica.

Percorsi di etnografia di una fabbrica. Operai meridionali fra trasformazioni globali e nuove disuguaglianze.

Fulvia D'Aloisio
2017

Abstract

L’articolo intende ricostruire, coerentemente con la proposta di numero monografico, le genesi e l’evoluzione di un percorso di ricerca della durata di un ventennio, focalizzato sugli operai metalmeccanici e sul loro lavoro, a partire dallo studio di un caso specifico, l’ultima fabbrica FIAT in Italia, fondata nel 1994. A partire dalla nascita dello stabilimento, attraverso una ricerca etnografica diacronica, l’analisi ha proceduto fino alla nuova dimensione internazionale dell'azienda (la creazione di FCA), alla recente crisi economica internazionale, che ha portato alla contrazione della produzione, nazionale e locale, e alla cassa integrazione. La prospettiva autoriflessiva e in parte autobiografica tiene conto dei percorsi di formazione e degli interessi di ricerca dell’autrice, degli incontri avvenuti in ambito scientifico e nel campo etnografico, della trasformazione delle prospettive teoriche avvenute negli ultimi decenni, che hanno in parte colmato un ritardo italiano su questi temi afronte dello sviluppo della letetratura internazionale. La ricerca antropologica ha infatti visto un incremento dell’interesse per il lavoro operaio e per l’industria in Italia, in un momento in cui le trasformazioni in atto ci chiedono di riflettere a tutto tondo sul nuovo scenario globale dell’economia neoliberista, sulle nuove forme del lavoro, sulle traiettorie esistenziali dei lavoratori, e conseguentemente sul ruolo dell’antropologia dinanzi agli aspetti specifici di trasformazione culturale connessi al processo di globalizzazione economica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/384944
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