‘Designed’ memory

Il documento propone un'interpretazione morfologica di un sito medievale, scelto come emblema dell'analisi e della critica analitica, per discutere il suo ruolo in un modello cognitivo / informativo. La possibilità di condividere dati, confrontando le interpretazioni e soprattutto di accedere e modificare i modelli, rende funzionale la conoscenza per progettare le fasi, la gestione del patrimonio culturale e la salvaguardia delle radici culturali dei popoli quando catastrofi naturali e / o interventi umani riducono i centri antichi macerie. Al passo con i tempi e in linea con l’odierna nozione di cultura sistemica, la standardizzazione ottenuta dall'analisi filologica delle identità riconosciute rappresenta un'opportunità per riflettere sulla possibilità di cambiare i principi su cui si basano le famiglie H-BIM. Nella prospettiva più ampia del dibattito sulla natura e sui fondamenti della rappresentazione digitale, è, il caso studio

The paper proposes a morphological interpretation of a mediaeval site, chosen as emblem of the analytical survey and critique, in order to discuss its role in a cognitive / informative model. The possibility of sharing data, comparing interpretations and most of all of accessing and modifying models, makes knowledge functional to design phases, cultural heritage management and the safeguard of peoples’ cultural “roots” when natural catastrophes and/or human intervention reduce ancient centers to rubble. Up to date and in alignment with the current notion of systems’ culture, the standardization obtained from the philological analysis of the recognized identities presents an opportunity to ponder the possibility of changing the principles on which the H-BIM families are based. In the broader perspective of the debate on the nature and fundamentals of digital representation, the opportunity to contribute was seized