Una lettura personale del Teatro di Danzica di Renato Rizzi, collima con alcune ricerche che l'autore del testo porta avanti rispetto all'idea di un "Eterno Presente" dell'architettura. Il testo rappresenta da un lato una interpretazione del noto edificio, dall'altro si tratta di una analisi del particolare connubio che l'edificio opera tra forma e funzione. Dove inizia la funzione e dove invece lo spazio e la forma possono determinare un fatto urbano al di là dell'organizzazione funzionale. Come la costruzione di questo edificio dimostra che l'attenzione alla forma dello spazio possa essere principio generatore del sistema. Una lettura critica di un'architettura genera sempre latenti percorsi di ricerca.
Il teatro elisabettiano di Danzica
DI DOMENICO, Corrado
2017
Abstract
Una lettura personale del Teatro di Danzica di Renato Rizzi, collima con alcune ricerche che l'autore del testo porta avanti rispetto all'idea di un "Eterno Presente" dell'architettura. Il testo rappresenta da un lato una interpretazione del noto edificio, dall'altro si tratta di una analisi del particolare connubio che l'edificio opera tra forma e funzione. Dove inizia la funzione e dove invece lo spazio e la forma possono determinare un fatto urbano al di là dell'organizzazione funzionale. Come la costruzione di questo edificio dimostra che l'attenzione alla forma dello spazio possa essere principio generatore del sistema. Una lettura critica di un'architettura genera sempre latenti percorsi di ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.