The last decade of XIX century and the beginning of the XX have been an intersting period of trasformation, not also in the Italian social context, but also in spreading its sacred architectural ideas outside its national boundaries. Therefore, in addition to the migration of brains, there ha salso been a nigration of newforms of religios architecture; these will also be used to represent and communicate lay contebts, different from chich they were conceived. The rebuilding of the bell’tower od Saint Mark’s in Venice, or the Michelangelo dome for Saint Peter’s in the Vatican well represent the changes made as well as the new iconographical conformation which can be andertaken in a laicized society. The new materials and potentialities, improve the managing condition of the building sites, bat they are also justified and in their right to create images of the contenst with traditional spirituality. The period in which the architectural images for worship are copied in representating othe contents, Italy uses modern materials to confirm the spiritual charactetistic which has been handed down in this Country.

L’ultimo decennio del XIX secolo e l’inizio del XX sono stati un periodo di trasformazione interessante non solo del contesto sociale italiano ma anche per la diffusione delle idee architettoniche del Paese fuori dai confini nazionali. Insieme, dunque, alla migrazione di milioni di persone è da registrare la migrazione delle forme di architettura religiosa che, fuori dai confini della Penisola, hanno avuto modo di essere impiegate a rappresentare e comunicare contenuti laici e civici, comunque differenti da quelli per cui, quelle forme, erano nate. La ricostruzione del Campanile di San Marco a Venezia o la michelangiolesca cupola di San Pietro in Vaticano hanno rappresentato il cambiamento sostanziale di immagini iconologiche che andavano ad inverare una laicizzata società comunicando contenuti altri da quelli che li avevano generati. Similmente, in Italia, i nuovi materiali, ancorché impiegati anche per edifici sacri svolgono funzione di ‘svecchiamento’ del cantiere tradizionale sebbene, per lo spazio sacro, la sincera esposizione a vista delle nuove tecnologie risulti, almeno per la prima metà del Novecento, di difficile sottoscrizione.

Copie Migranti. Ripresa e secolarizzazione di modelli architettonici sacri alia soglia della Modernita

CARILLO, Saverio
2017

Abstract

The last decade of XIX century and the beginning of the XX have been an intersting period of trasformation, not also in the Italian social context, but also in spreading its sacred architectural ideas outside its national boundaries. Therefore, in addition to the migration of brains, there ha salso been a nigration of newforms of religios architecture; these will also be used to represent and communicate lay contebts, different from chich they were conceived. The rebuilding of the bell’tower od Saint Mark’s in Venice, or the Michelangelo dome for Saint Peter’s in the Vatican well represent the changes made as well as the new iconographical conformation which can be andertaken in a laicized society. The new materials and potentialities, improve the managing condition of the building sites, bat they are also justified and in their right to create images of the contenst with traditional spirituality. The period in which the architectural images for worship are copied in representating othe contents, Italy uses modern materials to confirm the spiritual charactetistic which has been handed down in this Country.
2017
L’ultimo decennio del XIX secolo e l’inizio del XX sono stati un periodo di trasformazione interessante non solo del contesto sociale italiano ma anche per la diffusione delle idee architettoniche del Paese fuori dai confini nazionali. Insieme, dunque, alla migrazione di milioni di persone è da registrare la migrazione delle forme di architettura religiosa che, fuori dai confini della Penisola, hanno avuto modo di essere impiegate a rappresentare e comunicare contenuti laici e civici, comunque differenti da quelli per cui, quelle forme, erano nate. La ricostruzione del Campanile di San Marco a Venezia o la michelangiolesca cupola di San Pietro in Vaticano hanno rappresentato il cambiamento sostanziale di immagini iconologiche che andavano ad inverare una laicizzata società comunicando contenuti altri da quelli che li avevano generati. Similmente, in Italia, i nuovi materiali, ancorché impiegati anche per edifici sacri svolgono funzione di ‘svecchiamento’ del cantiere tradizionale sebbene, per lo spazio sacro, la sincera esposizione a vista delle nuove tecnologie risulti, almeno per la prima metà del Novecento, di difficile sottoscrizione.
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