L’indagine sulla Moda si avvale di contributi di autori provenienti da settori disciplinari diversi che analizzano il fenomeno per la capacità intrinseca di incidere profondamente nella società, manifestandosi nelle forme di una cultura transitoria dai caratteri elitari, viceversa quotidiani che sconfinano nella cultura urbana Pop. I luoghi comuni sul fenomeno Moda ne sottolineano il lato effimero (G. Lipovetzsky, 1991), corrispondente allo strato superficiale della contemporaneità, nonostante condensi i significanti più profondi di un passato continuamente interpretabile. Ha il potere di sancire l’inizio e la fine di uno stile e decidere incondizionatamente cosa è alla moda e cosa non lo è più. Da strumento di differenziazione sociale (V. Thorstein, 1907), ascrivibile al manifestarsi della moda del primo industrialesimo che agisce come elemento di esclusione, si assiste, contemporaneamente, al fenomeno della sua diffusione che attraverserà trasversalmente le classi sociali fino ai giorni nostri. La moda dilaga si diffonde in modo istantaneo, agisce sulla componente comunicativa e psicologica, trovano conferma l’appartenenza ad una élite e paradossalmente si determina la dinamica distintiva dell’esclusività. Dinamiche variabili che anticipano il fenomeno della moda come ‘discorso sociale’ (R. Barthes, 1967) alimentato, soprattutto, degli apparati pubblicitari delle riviste e degli eventi collegati. Viceversa il sistema moda è tra le realtà produttive manifatturiere più complesse che produce senso e lo rinnova continuamente a ritmi sostenuti di cui la locuzione ‘tempo impaziente della moda’ (G. Simmel, 1896). I processi del sistema moda nella loro complessa fenomenologia, sono l’esempio calzante dell’esperienza della contemporaneità, prestandosi alla definizione di ambito delle attività umane che introduce nello scorrere lineare del tempo una sostanziale discontinuità. Nell’attribuire un valore nuovo a materiali, processi e linguaggi si sperimentano e si creano narrazioni riconducibili ad ambiti progettuali differenziati che sconfinano nella biologia, nella tecnologia, nella nuova estetica, nello spettacolo, ecc., che seguono vari filoni di ricerca, quali; il re-munufacturing, il pro-user innovation, lo human beauty-connection, il pro-creation, l’hi-performative dress e il body apparel.

Moda: sistemi e processi

SBORDONE, Maria Antonietta
2016

Abstract

L’indagine sulla Moda si avvale di contributi di autori provenienti da settori disciplinari diversi che analizzano il fenomeno per la capacità intrinseca di incidere profondamente nella società, manifestandosi nelle forme di una cultura transitoria dai caratteri elitari, viceversa quotidiani che sconfinano nella cultura urbana Pop. I luoghi comuni sul fenomeno Moda ne sottolineano il lato effimero (G. Lipovetzsky, 1991), corrispondente allo strato superficiale della contemporaneità, nonostante condensi i significanti più profondi di un passato continuamente interpretabile. Ha il potere di sancire l’inizio e la fine di uno stile e decidere incondizionatamente cosa è alla moda e cosa non lo è più. Da strumento di differenziazione sociale (V. Thorstein, 1907), ascrivibile al manifestarsi della moda del primo industrialesimo che agisce come elemento di esclusione, si assiste, contemporaneamente, al fenomeno della sua diffusione che attraverserà trasversalmente le classi sociali fino ai giorni nostri. La moda dilaga si diffonde in modo istantaneo, agisce sulla componente comunicativa e psicologica, trovano conferma l’appartenenza ad una élite e paradossalmente si determina la dinamica distintiva dell’esclusività. Dinamiche variabili che anticipano il fenomeno della moda come ‘discorso sociale’ (R. Barthes, 1967) alimentato, soprattutto, degli apparati pubblicitari delle riviste e degli eventi collegati. Viceversa il sistema moda è tra le realtà produttive manifatturiere più complesse che produce senso e lo rinnova continuamente a ritmi sostenuti di cui la locuzione ‘tempo impaziente della moda’ (G. Simmel, 1896). I processi del sistema moda nella loro complessa fenomenologia, sono l’esempio calzante dell’esperienza della contemporaneità, prestandosi alla definizione di ambito delle attività umane che introduce nello scorrere lineare del tempo una sostanziale discontinuità. Nell’attribuire un valore nuovo a materiali, processi e linguaggi si sperimentano e si creano narrazioni riconducibili ad ambiti progettuali differenziati che sconfinano nella biologia, nella tecnologia, nella nuova estetica, nello spettacolo, ecc., che seguono vari filoni di ricerca, quali; il re-munufacturing, il pro-user innovation, lo human beauty-connection, il pro-creation, l’hi-performative dress e il body apparel.
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