L’opposizione ad Aristotele e ai suoi sottili esegeti (accusati di naufragare in una dialettica sterile e verbosa), le prese di distanza da una scolastica decadente (degenerata in un paternalismo autoritario pronto a reprimere ogni sforzo innovatore), l’adesione ad una visione della natura studiata iuxta propria principia, non consentirono l’inserimento delle prospettive d’indagine – soprattutto filosofico-politiche – di Tommaso Campanella in quelle scuole di pensiero che, nel panorama filosofico del primo Seicento, andavano affermandosi quali antesignane della modernità. E ciò perché, il filosofo di Stile tentò di opporsi al processo di secolarizzazione e di autonomizzazione del diritto e della politica, negando l’oggetivismo autonomo dei valori e ponendo il fondamento ultimo della legge e delle istituzioni nella potenza, sapienza, e amore di Dio, principî ontognoseologici del reale. Un atteggiamento intellettuale che rafforza l’immagine di un pensatore in bilico fra due epoche: formatosi alla scuola di Telesio, strenuo oppo¬sitore di Aristotele, ma ancora profondamente immerso in un mondo di valori tipicamente medievale.
I "costitutivi trascendentali" della politica e del diritto nel pensiero antimoderno di Tommaso Campanella, "monachus ineptissimus"
CESARO, Antimo
2015
Abstract
L’opposizione ad Aristotele e ai suoi sottili esegeti (accusati di naufragare in una dialettica sterile e verbosa), le prese di distanza da una scolastica decadente (degenerata in un paternalismo autoritario pronto a reprimere ogni sforzo innovatore), l’adesione ad una visione della natura studiata iuxta propria principia, non consentirono l’inserimento delle prospettive d’indagine – soprattutto filosofico-politiche – di Tommaso Campanella in quelle scuole di pensiero che, nel panorama filosofico del primo Seicento, andavano affermandosi quali antesignane della modernità. E ciò perché, il filosofo di Stile tentò di opporsi al processo di secolarizzazione e di autonomizzazione del diritto e della politica, negando l’oggetivismo autonomo dei valori e ponendo il fondamento ultimo della legge e delle istituzioni nella potenza, sapienza, e amore di Dio, principî ontognoseologici del reale. Un atteggiamento intellettuale che rafforza l’immagine di un pensatore in bilico fra due epoche: formatosi alla scuola di Telesio, strenuo oppo¬sitore di Aristotele, ma ancora profondamente immerso in un mondo di valori tipicamente medievale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.