Pur a fronte della sempre più diffusa consapevolezza della difficoltà di improntare a criteri di sostenibilità lo sviluppo della città, ecosistema fragile, contraddistinto da una ridotta capacità di carico e del tutto dipendente da ecosistemi esterni per l’approvvigionamento della popolazione (Odum, 1988)– è sempre più unanimemente riconosciuta la centralità della dimensione urbana ai fini del conseguimento di uno sviluppo sostenibile a livello globale: la città, principale consumatore di risorse naturali e maggiore produttore di inquinamento e rifiuti, è oggi individuata quale punto nodale per l’innesco di un processo di sviluppo in grado di invertire le tendenze in atto. Ciò richiede, però, la messa a punto di sistemi di azioni integrate, in grado di intervenire su una molteplicità di aspetti, in gran parte riferibili al ripristino della “qualità primaria” degli insediamenti urbani: dal risparmio energetico, alla riduzione del consumo di suolo, al contenimento delle emissioni inquinanti. L’individuazione delle strategie e delle azioni da implementare per il miglioramento della qualità primaria dei sistemi urbani se da un lato sembra essere sempre più largamente affidata agli strumenti propri della pianificazione urbanistica, con la progressiva ridefinizione delle priorità e degli obiettivi dei piani regolatori di ultima generazione, dall’altro, costituisce l’obiettivo principe di alcuni strumenti settoriali cui è affidato il compito di affrontare e risolvere, in stretta interrelazione con la strumentazione urbani-stica, alcune delle priorità ambientali in ambito urbano (Piani della Mobilità, Piani Energetici, Piani di Zonizzazione e Risanamento Acustico, ecc.). In particolare, i Piani di Zonizzazione e Risanamento Acustico rappresentano una prima risposta ad una problematica, quella del fonoinquinamento, la cui incidenza sulla salute dei cittadini, prima ancora che sui livelli di qualità dell’ambiente urbano , è ormai lar-gamente dimostrata. A fronte della crescente gravità dei fenomeni di inquinamento acustico, specie nelle grandi aree urbane, la Legge Quadro sull’inquinamento acustico (L.447/95), primo riferimento normativo organico in materia messo a punto nel nostro Paese, fornisce una definizione dell’inquinamento acustico, introduce valori di qualità da conseguire nel breve, medio e lungo periodo e rende obbligatoria per tutti i comuni la redazione dei Piani di Zonizzazione Acustica (PZA). Tale strumento costituisce un indispensabile supporto conoscitivo per la predisposizione di strategie d’area finalizzate al contenimento e alla prevenzione dei fenomeni di fonoinquinamento: esso introduce, infatti, una suddivisione del territorio comunale in sei classi acustiche, definite in sede normativa, cui sono attribuiti differenti valori limite di rumorosità ammissibile. Tale suddivisione viene effettuata in relazione a parametri urbanistici, riconducibili alle destinazioni e alle intensità d’uso, attuali e previste, delle diverse parti del territorio comunale. Alla luce di tali considerazioni, il contributo illustra in dettaglio la procedura messa a punto per la lettura del sistema urbano napoletano finalizzata alla redazione della zonizzazione acustica.

Qualità dell'ambiente urbano e inquinamento acustico: la procedura per l'analisi delle caratteristiche del sistema urbano

GALDERISI, Adriana
2001

Abstract

Pur a fronte della sempre più diffusa consapevolezza della difficoltà di improntare a criteri di sostenibilità lo sviluppo della città, ecosistema fragile, contraddistinto da una ridotta capacità di carico e del tutto dipendente da ecosistemi esterni per l’approvvigionamento della popolazione (Odum, 1988)– è sempre più unanimemente riconosciuta la centralità della dimensione urbana ai fini del conseguimento di uno sviluppo sostenibile a livello globale: la città, principale consumatore di risorse naturali e maggiore produttore di inquinamento e rifiuti, è oggi individuata quale punto nodale per l’innesco di un processo di sviluppo in grado di invertire le tendenze in atto. Ciò richiede, però, la messa a punto di sistemi di azioni integrate, in grado di intervenire su una molteplicità di aspetti, in gran parte riferibili al ripristino della “qualità primaria” degli insediamenti urbani: dal risparmio energetico, alla riduzione del consumo di suolo, al contenimento delle emissioni inquinanti. L’individuazione delle strategie e delle azioni da implementare per il miglioramento della qualità primaria dei sistemi urbani se da un lato sembra essere sempre più largamente affidata agli strumenti propri della pianificazione urbanistica, con la progressiva ridefinizione delle priorità e degli obiettivi dei piani regolatori di ultima generazione, dall’altro, costituisce l’obiettivo principe di alcuni strumenti settoriali cui è affidato il compito di affrontare e risolvere, in stretta interrelazione con la strumentazione urbani-stica, alcune delle priorità ambientali in ambito urbano (Piani della Mobilità, Piani Energetici, Piani di Zonizzazione e Risanamento Acustico, ecc.). In particolare, i Piani di Zonizzazione e Risanamento Acustico rappresentano una prima risposta ad una problematica, quella del fonoinquinamento, la cui incidenza sulla salute dei cittadini, prima ancora che sui livelli di qualità dell’ambiente urbano , è ormai lar-gamente dimostrata. A fronte della crescente gravità dei fenomeni di inquinamento acustico, specie nelle grandi aree urbane, la Legge Quadro sull’inquinamento acustico (L.447/95), primo riferimento normativo organico in materia messo a punto nel nostro Paese, fornisce una definizione dell’inquinamento acustico, introduce valori di qualità da conseguire nel breve, medio e lungo periodo e rende obbligatoria per tutti i comuni la redazione dei Piani di Zonizzazione Acustica (PZA). Tale strumento costituisce un indispensabile supporto conoscitivo per la predisposizione di strategie d’area finalizzate al contenimento e alla prevenzione dei fenomeni di fonoinquinamento: esso introduce, infatti, una suddivisione del territorio comunale in sei classi acustiche, definite in sede normativa, cui sono attribuiti differenti valori limite di rumorosità ammissibile. Tale suddivisione viene effettuata in relazione a parametri urbanistici, riconducibili alle destinazioni e alle intensità d’uso, attuali e previste, delle diverse parti del territorio comunale. Alla luce di tali considerazioni, il contributo illustra in dettaglio la procedura messa a punto per la lettura del sistema urbano napoletano finalizzata alla redazione della zonizzazione acustica.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/361966
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact