Nel 1925 Walter Benjamin definisce Napoli “città porosa”. Muovendo dall’intuizione del filosofo tedesco, la porosità si può interpretare come uno dei caratteri delle architetture del bacino mediterraneo, a partire dalla geografia delle sue coste. Attraverso l’analisi di diversi casi si mettono in luce quegli elementi che meglio definiscono la porosità nei sistemi spaziali, ovvero il rapporto estremamente significativo tra dentro e fuori, involucro e spazio interno, e il ruolo dell’azione del tempo sull’assetto fisico degli spazi abitati. Negli ultimi decenni le condizioni economiche, sociali e, per quello che qui più interessa, culturali determinate dalla cosiddetta globalizzazione hanno portato inevitabilmente a ridefinire i modi contemporanei di fare architettura. L’esperienza millenaria dell’abitare che si è accumulata, sedimentandosi, sulle terre in area mediterranea proiettata ad una scala globale si trasforma in un contributo di formidabile portata all’architettura del mondo attuale. Un pensiero che nutre il costruire e l’abitare, non assoggettato alle icone della cultura mainstream, sta portando ad una nuova stagione per l’architettura del mondo, verso architetture meridiane che possono esprimere specificità ed insieme universalità del senso di luoghi. Architecture of lands with a sea in between. From porosity as a Mediterranean character, to "southern architecture" In 1925 Walter Benjamin defined Naples a "porous city". Considering the German philosopher’s intuition, porosity can be interpreted as one of the characters of the architecture of the Mediterranean basin, starting from the geography of its coastline. The analysis of several cases highlights those elements that best define the porosity in space systems, that is, the extremely significant relationship between inside and outside, shell and interior space, and the role of time on the transformation of living spaces. In recent decades, economic, social and, most interestingly, cultural conditions, determined by the so-called globalization, have inevitably led to the redefinition of the contemporary ways of making architecture. The millennial experience of living that has been accumulated on lands in the Mediterranean area, projected to a global scale, becomes a formidable contribution to the architecture of the present world. A thought that nourishes building and living, not subject to the icons of the mainstream culture, is leading to a new era for the architecture of the world, to southern architecture that can express specificity and universality of the sense of places, at the same time.
Architettura di terre con un mare in mezzo. La porosità come carattere mediterraneo
MARONE, Raffaele
2016
Abstract
Nel 1925 Walter Benjamin definisce Napoli “città porosa”. Muovendo dall’intuizione del filosofo tedesco, la porosità si può interpretare come uno dei caratteri delle architetture del bacino mediterraneo, a partire dalla geografia delle sue coste. Attraverso l’analisi di diversi casi si mettono in luce quegli elementi che meglio definiscono la porosità nei sistemi spaziali, ovvero il rapporto estremamente significativo tra dentro e fuori, involucro e spazio interno, e il ruolo dell’azione del tempo sull’assetto fisico degli spazi abitati. Negli ultimi decenni le condizioni economiche, sociali e, per quello che qui più interessa, culturali determinate dalla cosiddetta globalizzazione hanno portato inevitabilmente a ridefinire i modi contemporanei di fare architettura. L’esperienza millenaria dell’abitare che si è accumulata, sedimentandosi, sulle terre in area mediterranea proiettata ad una scala globale si trasforma in un contributo di formidabile portata all’architettura del mondo attuale. Un pensiero che nutre il costruire e l’abitare, non assoggettato alle icone della cultura mainstream, sta portando ad una nuova stagione per l’architettura del mondo, verso architetture meridiane che possono esprimere specificità ed insieme universalità del senso di luoghi. Architecture of lands with a sea in between. From porosity as a Mediterranean character, to "southern architecture" In 1925 Walter Benjamin defined Naples a "porous city". Considering the German philosopher’s intuition, porosity can be interpreted as one of the characters of the architecture of the Mediterranean basin, starting from the geography of its coastline. The analysis of several cases highlights those elements that best define the porosity in space systems, that is, the extremely significant relationship between inside and outside, shell and interior space, and the role of time on the transformation of living spaces. In recent decades, economic, social and, most interestingly, cultural conditions, determined by the so-called globalization, have inevitably led to the redefinition of the contemporary ways of making architecture. The millennial experience of living that has been accumulated on lands in the Mediterranean area, projected to a global scale, becomes a formidable contribution to the architecture of the present world. A thought that nourishes building and living, not subject to the icons of the mainstream culture, is leading to a new era for the architecture of the world, to southern architecture that can express specificity and universality of the sense of places, at the same time.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.