Lo studio mira alla ricostruzione e articolazione architettonica del santuario di Diana Tifatina, posto a circa cinque miglia da Capua. A tal fine è ripresa in esame la documentazione epigrafica,la documentazione d'archivio ed è stato condotto un rilevamento sistematico di quanto conservato. In particolare le CIL I, 635 e CIL I, 2, 680, che celebrano dettagliatamente la costruzione di muraglioni e altre opere, e la documentazione rintracciata nell'Archivio centrale dello Stato relativa al luogo del loro ritrovamento, consentono di ricostruire una imponente scenografia architettonica. Questa venne realizzata sul lato a valle nel 135 a.C. e su quello settentrionale nel 99 a.C. Per il lato a monte è possibile supporre invece più interventi, con una sistemazione più complessa del santuario, che potrebbe contemplare un portico. In base a vari elementi viene proposto che quest'ultimo potesse cingere su tre lati il tempio. La ricostruzione avanzata, con la monumentalizzazione del santuario iniziata negli ultimi decenni del II a.C., consente di riallacciare l'intervento a diffuse esperienze del mondo ellenistico. Il suo linguaggio e espressione peculiare è nella potenza e imponenza dei muraglioni, non a caso orgogliosamente richiamati nelle iscrizioni, come ricostruito, sul prospetto della piana.

Organizzazione e aspetti dello spazio sacro. Appunti sul santuario capuano di Diana alle falde del Tifata

GIGLI, Stefania
2009

Abstract

Lo studio mira alla ricostruzione e articolazione architettonica del santuario di Diana Tifatina, posto a circa cinque miglia da Capua. A tal fine è ripresa in esame la documentazione epigrafica,la documentazione d'archivio ed è stato condotto un rilevamento sistematico di quanto conservato. In particolare le CIL I, 635 e CIL I, 2, 680, che celebrano dettagliatamente la costruzione di muraglioni e altre opere, e la documentazione rintracciata nell'Archivio centrale dello Stato relativa al luogo del loro ritrovamento, consentono di ricostruire una imponente scenografia architettonica. Questa venne realizzata sul lato a valle nel 135 a.C. e su quello settentrionale nel 99 a.C. Per il lato a monte è possibile supporre invece più interventi, con una sistemazione più complessa del santuario, che potrebbe contemplare un portico. In base a vari elementi viene proposto che quest'ultimo potesse cingere su tre lati il tempio. La ricostruzione avanzata, con la monumentalizzazione del santuario iniziata negli ultimi decenni del II a.C., consente di riallacciare l'intervento a diffuse esperienze del mondo ellenistico. Il suo linguaggio e espressione peculiare è nella potenza e imponenza dei muraglioni, non a caso orgogliosamente richiamati nelle iscrizioni, come ricostruito, sul prospetto della piana.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/236071
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? 24
social impact