Oggetto: Abbiamo condotto uno studio con i seguenti obiettivi: 1) quantificare la prevalenza di soggetti che ricorrono a pratiche di body modifications (BM) in una popolazione naturale; 2) indagare le motivazioni coscienti che spingono questi soggetti a ricorrere a tali pratiche; 3) rilevare eventuali differenze nella relazione con il proprio corpo tra soggetti che praticano BM e quelli che non le praticano; 4) valutare l’eventuale presenza di preoccupazioni riguardo la propria immagine corporea. Metodo: Abbiamo somministrato a una popolazione di studenti universitari i seguenti strumenti: una scheda socio-demografica ad hoc; la scala IM dell’EDI2; il Body Uneasiness Test; il General Health Questionnaire 28. Risultati: Il campione è composto da 485 soggetti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Il 15,1% dei soggetti riporta la presenza di tatuaggi e il 21,9% di piercing. La presenza di tatuaggi e/o piercing risulta essere correlata con comportamenti a rischio. È presente nei soggetti BM una maggiore preoccupazione riguardo la propria immagine corporea. Le principali motivazioni coscienti che spingono questi soggetti alle BM sono risultate essere l’espressione di se stessi e il ricordare. Discussione: I risultati ottenuti dal nostro studio confermano che anche in Italia vi è un incremento di BM, in conformità con quanto riportato in letteratura. Sembra inoltre essere presente, in coloro che ricorrono a tali pratiche, una peculiare relazione con il proprio corpo.
Prevalenza del tatuaggio e del body piercing e relazione con il corpo in un campione di 485 studenti universitari: risultati preliminari
Cella S;COTRUFO, Paolo
2012
Abstract
Oggetto: Abbiamo condotto uno studio con i seguenti obiettivi: 1) quantificare la prevalenza di soggetti che ricorrono a pratiche di body modifications (BM) in una popolazione naturale; 2) indagare le motivazioni coscienti che spingono questi soggetti a ricorrere a tali pratiche; 3) rilevare eventuali differenze nella relazione con il proprio corpo tra soggetti che praticano BM e quelli che non le praticano; 4) valutare l’eventuale presenza di preoccupazioni riguardo la propria immagine corporea. Metodo: Abbiamo somministrato a una popolazione di studenti universitari i seguenti strumenti: una scheda socio-demografica ad hoc; la scala IM dell’EDI2; il Body Uneasiness Test; il General Health Questionnaire 28. Risultati: Il campione è composto da 485 soggetti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Il 15,1% dei soggetti riporta la presenza di tatuaggi e il 21,9% di piercing. La presenza di tatuaggi e/o piercing risulta essere correlata con comportamenti a rischio. È presente nei soggetti BM una maggiore preoccupazione riguardo la propria immagine corporea. Le principali motivazioni coscienti che spingono questi soggetti alle BM sono risultate essere l’espressione di se stessi e il ricordare. Discussione: I risultati ottenuti dal nostro studio confermano che anche in Italia vi è un incremento di BM, in conformità con quanto riportato in letteratura. Sembra inoltre essere presente, in coloro che ricorrono a tali pratiche, una peculiare relazione con il proprio corpo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.