In un precedente lavoro 1 abbiamo già documentato in una coorte di soggetti con diabete tipo 2 (DM2) come l’accesso precoce rispetto alla diagnosi (ER) al Se rvizio di Diabetologia (SD) sia un fattore cruciale , determinando un minor carico assistenziale ed un pe so economico inferiore rispetto all’accesso tardivo (LR). Scopo del presente lavoro è di valutare in un follow-up di cinque anni quali parametri siano correlabili co n ER iniziale. Pazienti e metodi: 313 soggetti con DM 2 sono stati arruolati e seguiti per 5 anni, 111 co n ER (intervallo tra diagnosi e accesso < 1 anno) e 202 con LR (intervallo medio 5 ± 4 anni), rispettivamen te di età 62 ± 16 vs 64 ± 14 (p ns), rapporto M/F 1,18 vs 1,1 0 (p ns), BMI (kg/m2) 27,2 ± 12 vs 28,2 ± 14 (p ns) , HbA1c (%) 7,7 ± 2,1 vs 10,8 ± 2,2 (p < 0,01). All’a rruolamento, in 36 (17,8%) del gruppo LR era documentabile un evento cardiovascolare CV-E) (stro ke, angina, infarto miocardico (AMI), rivascolarizzazione coronarica o carotidea o perife rica o by-pass aorto-coronarico, scompenso cardiaco [HF]), rispetto a 4 (3,6%) del gruppo ER (p < 0,001 ). Tutti i pazienti sono stati trattati per portare a target iperglicemia, ipertensione arteriosa, dislipidemia, aggregazione. Risultati: complessivamente dopo 5 a nni, 7 pazienti hanno avuto un evento fatale (4 AMI, 1 Str oke, 2 HF) e tutti nel gruppo LR, nonostante che i valori medi di HbA1c fossero sovrapponibili tra i due grup pi già dopo i primi 12 mesi di terapia e che la fre quenza di ipoglicemie maggiori fosse rimasta bassa e sovra pponibile per tutta la durata del follow-up (2,5% v s 1,8%, rispettivamente tra LR e ER, p ns). Infine, la nece ssità di trattamento insulinico si era raddoppiata in 5 anni, sia nel gruppo ER (8,1 vs 18,3; p < 0,01), che nel gruppo LR (15,8 vs 36,4; p < 0,001). Conclusioni: la precocità di accesso al SD condiziona il destin o dei diabetici tipo 2, riducendo significativamente complicanze e carico assistenzia le ridotto rispetto a diabetici che vi accedono più tardivamente. I parametri complessivi degli ER a 5 anni sono significativamente migliori del LR all’arruolamento (durata media di DM2 di circa 5 an ni) e questi ultimi, al follow-up di 5 anni, necess itano di insulina due volte di più dei primi, hanno signific ativamente più eventi CV (più spesso mortali) nonos tante il migliorato compenso metabolico. Questi dati raccolt i in condizioni di real life concordano pienamente con le conclusioni dei grandi trials sulla necessità di un trattamento precoce per ridurre le complicanze CV de

PRECOCITÀ DI ACCESSO AL SERVIZIO DI DIABETOLOGIA CO ME INDICATORE DI CONDIZIONE CLINICA NEL DIABETE TIPO 2

GUARINO, Giuseppina;PAOLISSO, Giuseppe;GENTILE, Sandro
2012

Abstract

In un precedente lavoro 1 abbiamo già documentato in una coorte di soggetti con diabete tipo 2 (DM2) come l’accesso precoce rispetto alla diagnosi (ER) al Se rvizio di Diabetologia (SD) sia un fattore cruciale , determinando un minor carico assistenziale ed un pe so economico inferiore rispetto all’accesso tardivo (LR). Scopo del presente lavoro è di valutare in un follow-up di cinque anni quali parametri siano correlabili co n ER iniziale. Pazienti e metodi: 313 soggetti con DM 2 sono stati arruolati e seguiti per 5 anni, 111 co n ER (intervallo tra diagnosi e accesso < 1 anno) e 202 con LR (intervallo medio 5 ± 4 anni), rispettivamen te di età 62 ± 16 vs 64 ± 14 (p ns), rapporto M/F 1,18 vs 1,1 0 (p ns), BMI (kg/m2) 27,2 ± 12 vs 28,2 ± 14 (p ns) , HbA1c (%) 7,7 ± 2,1 vs 10,8 ± 2,2 (p < 0,01). All’a rruolamento, in 36 (17,8%) del gruppo LR era documentabile un evento cardiovascolare CV-E) (stro ke, angina, infarto miocardico (AMI), rivascolarizzazione coronarica o carotidea o perife rica o by-pass aorto-coronarico, scompenso cardiaco [HF]), rispetto a 4 (3,6%) del gruppo ER (p < 0,001 ). Tutti i pazienti sono stati trattati per portare a target iperglicemia, ipertensione arteriosa, dislipidemia, aggregazione. Risultati: complessivamente dopo 5 a nni, 7 pazienti hanno avuto un evento fatale (4 AMI, 1 Str oke, 2 HF) e tutti nel gruppo LR, nonostante che i valori medi di HbA1c fossero sovrapponibili tra i due grup pi già dopo i primi 12 mesi di terapia e che la fre quenza di ipoglicemie maggiori fosse rimasta bassa e sovra pponibile per tutta la durata del follow-up (2,5% v s 1,8%, rispettivamente tra LR e ER, p ns). Infine, la nece ssità di trattamento insulinico si era raddoppiata in 5 anni, sia nel gruppo ER (8,1 vs 18,3; p < 0,01), che nel gruppo LR (15,8 vs 36,4; p < 0,001). Conclusioni: la precocità di accesso al SD condiziona il destin o dei diabetici tipo 2, riducendo significativamente complicanze e carico assistenzia le ridotto rispetto a diabetici che vi accedono più tardivamente. I parametri complessivi degli ER a 5 anni sono significativamente migliori del LR all’arruolamento (durata media di DM2 di circa 5 an ni) e questi ultimi, al follow-up di 5 anni, necess itano di insulina due volte di più dei primi, hanno signific ativamente più eventi CV (più spesso mortali) nonos tante il migliorato compenso metabolico. Questi dati raccolt i in condizioni di real life concordano pienamente con le conclusioni dei grandi trials sulla necessità di un trattamento precoce per ridurre le complicanze CV de
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