Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi informativi, per poter garantire una corretta informazione sanitaria, è la qualità del dato, influenzato sia dalla natura delle fonti utilizzate che dall’accuratezza nella compilazione delle stesse. Obiettivo dello studio è valutare la qualità delle informazioni della banca dati del ca della mammella del DS 46 dell’ASL NA1, raccolte dalle diverse fonti informative, rispetto ai requisiti di confrontabilità, completezza e attendibilità, nell’ipotesi della realizzazione di un Registro di Patologia. È stata effettuata una revisione della banca dati attraverso linkage di tutte le fonti presenti a livello distrettuale: Cartelle Cliniche del Servizio di Oncologia Territoriale Integrato (SOTI), SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera), Invalidità Civile, Esenzione Ticket (i soggetti affetti da specifiche patologie sono esenti dal versamento obbligatorio per l’accesso ad una prestazione sanitaria) e ReNCaM (Registro Nominale Cause di Morte). La confrontabilità di ciascuna fonte è stata analizzata rispetto alla presenza delle stesse variabili in più fonti. La completezza è stata valutata come percentuale di presenza delle diverse variabili considerate nelle diverse fonti, mentre l’attendibilità del dato è stata valutata caso per caso sulla base delle difformità tra le fonti informative. Dal 1° gennaio 1995 al 31 dicembre 2003 sono stati individuati 475 casi incidenti. Il SOTI ha fornito 65,9% dei casi, seguito dalle SDO, con il 14,9%. Il contributo netto dei dati di esenzione ticket mortalità, ed invalidità civile è pari rispettivamente al 3,6%, 4,0%, e 11,6%. La fonte più completa è risultata essere il SOTI, per informazioni su dati anagrafici (100%), strutture di ricovero (97,9%), tipo istologico, stadiazione, terapie effettuate (mai inferiore al 99,6%) ed almeno l’84,2% dei fattori di rischio. Le SDO sono complete solo per dati anagrafici, data di diagnosi e struttura di ricovero. Dall’incrocio di 178 pazienti presenti sia nelle SDO che nelle Cartelle Cliniche del Servizio risulta che nel 7,3% i dati anagrafici sono discordanti, nel 42,1% lo è la data della diagnosi e nel 16,3% la struttura del ricovero.

QUALITA’ DELL’INFORMAZIONE DELLA BANCA DATI DEL CA MAMMARIO DEL DISTRETTO 46 DELL’ASL NA1. PREMESSA PER UN REGISTRO DI PATOLOGIA?

AGOZZINO, Erminia;ATTENA, Francesco;
2007

Abstract

Uno degli aspetti fondamentali dei sistemi informativi, per poter garantire una corretta informazione sanitaria, è la qualità del dato, influenzato sia dalla natura delle fonti utilizzate che dall’accuratezza nella compilazione delle stesse. Obiettivo dello studio è valutare la qualità delle informazioni della banca dati del ca della mammella del DS 46 dell’ASL NA1, raccolte dalle diverse fonti informative, rispetto ai requisiti di confrontabilità, completezza e attendibilità, nell’ipotesi della realizzazione di un Registro di Patologia. È stata effettuata una revisione della banca dati attraverso linkage di tutte le fonti presenti a livello distrettuale: Cartelle Cliniche del Servizio di Oncologia Territoriale Integrato (SOTI), SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera), Invalidità Civile, Esenzione Ticket (i soggetti affetti da specifiche patologie sono esenti dal versamento obbligatorio per l’accesso ad una prestazione sanitaria) e ReNCaM (Registro Nominale Cause di Morte). La confrontabilità di ciascuna fonte è stata analizzata rispetto alla presenza delle stesse variabili in più fonti. La completezza è stata valutata come percentuale di presenza delle diverse variabili considerate nelle diverse fonti, mentre l’attendibilità del dato è stata valutata caso per caso sulla base delle difformità tra le fonti informative. Dal 1° gennaio 1995 al 31 dicembre 2003 sono stati individuati 475 casi incidenti. Il SOTI ha fornito 65,9% dei casi, seguito dalle SDO, con il 14,9%. Il contributo netto dei dati di esenzione ticket mortalità, ed invalidità civile è pari rispettivamente al 3,6%, 4,0%, e 11,6%. La fonte più completa è risultata essere il SOTI, per informazioni su dati anagrafici (100%), strutture di ricovero (97,9%), tipo istologico, stadiazione, terapie effettuate (mai inferiore al 99,6%) ed almeno l’84,2% dei fattori di rischio. Le SDO sono complete solo per dati anagrafici, data di diagnosi e struttura di ricovero. Dall’incrocio di 178 pazienti presenti sia nelle SDO che nelle Cartelle Cliniche del Servizio risulta che nel 7,3% i dati anagrafici sono discordanti, nel 42,1% lo è la data della diagnosi e nel 16,3% la struttura del ricovero.
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