La recente diffusione delle droghe sintetiche attraverso il web ha fatto emergere il fenomeno dell’uso dei cannabinoidi di sintesi. Tali molecole, molto numerose e con struttura chimica differenziata, spesso sono presenti in piccola concentrazione in preparati eterogenei cosiddetti “naturali” (soluzioni, miscugli di erbe, polveri, profumatori di ambiente, etc.) ma non sono identificabili mediante i test di routine applicati per il rilevo del Δ9THC e dei relativi metaboliti. Nel presente studio vengono riportate le metodologie analitiche adottate per l’identificazione quali-quantitativa in GC/MS ed LC-MS/MS dell’AM-694 [1-[(5-fluoropentyl)-1H-indol-3-yl]-(2-iodophenyl)methanone] sequestrato, sotto forma di polvere, in un laboratorio clandestino, contestualmente a circa 59 Kg di foglie di Cannabis da fibra, contenuti in sacchi ed in piccole confezioni già termo sigillate. Le indagini applicate sul materiale vegetale in sequestro hanno dimostrato che l’AM-694, al momento del sequestro non ancora tabellato in Italia come stupefacente, risultava presente come “additivo” solo nelle piccole confezioni già predisposte per lo spaccio, in concentrazione media dell’1,8%. Tale rilievo, risalente all’Agosto 2010, è stato comunicato al Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga, come prima segnalazione in Italia di sequestro di AM-694, sia allo stato puro che presente in preparati vegetali destinati al mercato clandestino. A seguito di questa e di altre segnalazioni, tale principio attivo nel Dicembre 2011, è stato incluso nella Tabella I del DPR 309/90

Prima identificazione in Italia del cannabinoide sintetico AM-694 quale “additivo” in un sequestro di Cannabis da fibra

BORRIELLO, Renata
;
CARFORA, Anna;CASSANDRO, Paola
2014

Abstract

La recente diffusione delle droghe sintetiche attraverso il web ha fatto emergere il fenomeno dell’uso dei cannabinoidi di sintesi. Tali molecole, molto numerose e con struttura chimica differenziata, spesso sono presenti in piccola concentrazione in preparati eterogenei cosiddetti “naturali” (soluzioni, miscugli di erbe, polveri, profumatori di ambiente, etc.) ma non sono identificabili mediante i test di routine applicati per il rilevo del Δ9THC e dei relativi metaboliti. Nel presente studio vengono riportate le metodologie analitiche adottate per l’identificazione quali-quantitativa in GC/MS ed LC-MS/MS dell’AM-694 [1-[(5-fluoropentyl)-1H-indol-3-yl]-(2-iodophenyl)methanone] sequestrato, sotto forma di polvere, in un laboratorio clandestino, contestualmente a circa 59 Kg di foglie di Cannabis da fibra, contenuti in sacchi ed in piccole confezioni già termo sigillate. Le indagini applicate sul materiale vegetale in sequestro hanno dimostrato che l’AM-694, al momento del sequestro non ancora tabellato in Italia come stupefacente, risultava presente come “additivo” solo nelle piccole confezioni già predisposte per lo spaccio, in concentrazione media dell’1,8%. Tale rilievo, risalente all’Agosto 2010, è stato comunicato al Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga, come prima segnalazione in Italia di sequestro di AM-694, sia allo stato puro che presente in preparati vegetali destinati al mercato clandestino. A seguito di questa e di altre segnalazioni, tale principio attivo nel Dicembre 2011, è stato incluso nella Tabella I del DPR 309/90
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