La valutazione dell'idoneità a mansioni lavorative prevede, per alcune funzioni, oltre alla verifica delle condizioni psicofisiche del soggetto, anche l'accertamento di eventuali abitudini voluttuarie. In tale settore la normativa vigente — quando la mansione comporta particolari rischi (trasporti, cantieri navali), ovvero l' uso di armi (Guardie penitenziarie, Forestali, Polizia, CC, Finanza, Aeronautica, Esercito) — con¬templa procedure di accertamento tossicologico solo parzialmente esplici¬tate nel DPR 309/90 (articoli 108 e 109 e/o articoli 124 e 125), nonché nei regolamenti e nei bandi inerenti le ammissioni ai concorsi pubblici. Va quindi stigmatizzato che, nonostante gli oltre dieci anni trascorsi dall'emanazione di tali obblighi di controllo e l'accresciuta diffusione dell'uso voluttuario di sostanze illecite (droghe - doping), non vi sia stata alcuna precisazione sui criteri metodologici cui attenersi nei controlli tossicologici. L'accertamento di eventuali abitudini voluttuarie rappresenta pertanto una fase critica poiché, nelle strutture territoriali deputate all'analisi di I livello, si opera ancora in maniera difforme. Solo a seguito dell'aumento del contenzioso amministrativo (TAR), promosso da soggetti esclusi da idoneità specifiche o graduatorie concorsuali, si è diffusa la consapevolezza che, nell'accertamento a fini medico-legali è cogente garantire l'inalterabilità del prelievo biologico ed è sempre doveroso il ricorso all'analisi di conferma, in tutti i casi risultati positivi ai test di screening.

Valutazione dell’idoneità a mansioni lavorative: Criteriologia di approccio nei controlli tossicologici su matrici pilifere e su urina

BORRIELLO, Renata;CASSANDRO, Paola
2005

Abstract

La valutazione dell'idoneità a mansioni lavorative prevede, per alcune funzioni, oltre alla verifica delle condizioni psicofisiche del soggetto, anche l'accertamento di eventuali abitudini voluttuarie. In tale settore la normativa vigente — quando la mansione comporta particolari rischi (trasporti, cantieri navali), ovvero l' uso di armi (Guardie penitenziarie, Forestali, Polizia, CC, Finanza, Aeronautica, Esercito) — con¬templa procedure di accertamento tossicologico solo parzialmente esplici¬tate nel DPR 309/90 (articoli 108 e 109 e/o articoli 124 e 125), nonché nei regolamenti e nei bandi inerenti le ammissioni ai concorsi pubblici. Va quindi stigmatizzato che, nonostante gli oltre dieci anni trascorsi dall'emanazione di tali obblighi di controllo e l'accresciuta diffusione dell'uso voluttuario di sostanze illecite (droghe - doping), non vi sia stata alcuna precisazione sui criteri metodologici cui attenersi nei controlli tossicologici. L'accertamento di eventuali abitudini voluttuarie rappresenta pertanto una fase critica poiché, nelle strutture territoriali deputate all'analisi di I livello, si opera ancora in maniera difforme. Solo a seguito dell'aumento del contenzioso amministrativo (TAR), promosso da soggetti esclusi da idoneità specifiche o graduatorie concorsuali, si è diffusa la consapevolezza che, nell'accertamento a fini medico-legali è cogente garantire l'inalterabilità del prelievo biologico ed è sempre doveroso il ricorso all'analisi di conferma, in tutti i casi risultati positivi ai test di screening.
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