I risultati ottenuti dimostrano che le numerose sostanze ad azione effetrice che intervengono nella rea- zione asmatica, possono essere dosate nel BAL, il quale riflette con buona affidabilita le modificazioni cito-umorali che si realizzano a livello polmonare. Nello studio svolto e stato verificato che il tipo e la quantita di cellule e di mediatori presenti nel BAL dipendono dallo stato clinico-funzionale dei soggetti esaminati e dalle modalita sperimentali in cui il lavaggio e effettuato (cioe in condizioni basali oppure dopo stimolazione bronchiale). La presenza di mediatori chimici nel fluido riaspirato si e rivelata strettamente connessa alia presenza delle cellule che intervengono nella risposta asmatica, le quali costituiscono a un tempo fonte e bersaglio dei mediatori stessi. Le osservazioni fatte danno credito all’ipotesi secondo cui dopo attivazione delle cellule primitivamente coinvolte nella risposta alio stimolo scatenante (macrofagi, basofili e mastociti), trascorre un periodo di tempo durante il quale i me¬diatori rilasciati in via primaria esercitano il loro effetto chemio-tattico sui neutrofili e piu tardivamente sugli eosino- fili protagonisti della flogosi bronchiale e quindi dello stato di iperreattivita aspecifica. L’approfondimento dello studio della cellularita e dei mediatori rilasciati in sede locale rappresenta quindi la chiave di lettura dei meccanismi etiopatogenetici dell’asma bronchiale e la base chimico-farmacologica sulla quale indiriz- zare le strategie di ricerca terapeutica al fine di individuare farmaci ad azione selettiva sui mediatori chimici deH’infiammazione.

CORRELAZIONI TRA CITOGRAMMA TOTALE E PERCENTUALE, LIVELLO DI IGE E MEDIATORI CHIMICI NEL LIQUIDO DI LAVAGGIO BRONCOALVEOLARE PRIMA E DOPO TEST DI PROVOCAZIONE BRONCHIALE ASPECIFICA (RISULTATI PRELIMINARI SULL’IMPIEGO DELLA PICOTAMIDE MO- NOIDRATA IN PAZIENTI ASMATICI)

MAZZARELLA, Gennaro;
1992

Abstract

I risultati ottenuti dimostrano che le numerose sostanze ad azione effetrice che intervengono nella rea- zione asmatica, possono essere dosate nel BAL, il quale riflette con buona affidabilita le modificazioni cito-umorali che si realizzano a livello polmonare. Nello studio svolto e stato verificato che il tipo e la quantita di cellule e di mediatori presenti nel BAL dipendono dallo stato clinico-funzionale dei soggetti esaminati e dalle modalita sperimentali in cui il lavaggio e effettuato (cioe in condizioni basali oppure dopo stimolazione bronchiale). La presenza di mediatori chimici nel fluido riaspirato si e rivelata strettamente connessa alia presenza delle cellule che intervengono nella risposta asmatica, le quali costituiscono a un tempo fonte e bersaglio dei mediatori stessi. Le osservazioni fatte danno credito all’ipotesi secondo cui dopo attivazione delle cellule primitivamente coinvolte nella risposta alio stimolo scatenante (macrofagi, basofili e mastociti), trascorre un periodo di tempo durante il quale i me¬diatori rilasciati in via primaria esercitano il loro effetto chemio-tattico sui neutrofili e piu tardivamente sugli eosino- fili protagonisti della flogosi bronchiale e quindi dello stato di iperreattivita aspecifica. L’approfondimento dello studio della cellularita e dei mediatori rilasciati in sede locale rappresenta quindi la chiave di lettura dei meccanismi etiopatogenetici dell’asma bronchiale e la base chimico-farmacologica sulla quale indiriz- zare le strategie di ricerca terapeutica al fine di individuare farmaci ad azione selettiva sui mediatori chimici deH’infiammazione.
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