Si tratta di una nota di commento alla sentenza della Corte di Assise di Appello di Trieste del 18 settembre 2009, che si è segnalata all'attenzione degli interpreti poiché ha applicato una riduzione di pena per seminfermità mentale in ragione della "vulnerabilità genetica" dell'imputato, ossia dell'accertata presenza nel suo patrimonio genetico di cromosomi ritenuti idonei ad aumentarne l'inclinazione all'aggressività. In questo lavoro l'autrice, anche attraverso l'esame della giurisprudenza italiana ed auropea in materia di accesso dei detenuti alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, analizza svariati profili della spinta evolutiva che le tecniche biotecnologiche stanno producendo sull'area dei diritti fondamentali della persona ed esamina le complesse questioni che tutto ciò comporta.
Biotecnologie e tutela giuridica della persona: questioni giurisprudenziali relative alla capacità dell'imputato ed ai diritti del detenuto
CATALANO, Roberta
2011
Abstract
Si tratta di una nota di commento alla sentenza della Corte di Assise di Appello di Trieste del 18 settembre 2009, che si è segnalata all'attenzione degli interpreti poiché ha applicato una riduzione di pena per seminfermità mentale in ragione della "vulnerabilità genetica" dell'imputato, ossia dell'accertata presenza nel suo patrimonio genetico di cromosomi ritenuti idonei ad aumentarne l'inclinazione all'aggressività. In questo lavoro l'autrice, anche attraverso l'esame della giurisprudenza italiana ed auropea in materia di accesso dei detenuti alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, analizza svariati profili della spinta evolutiva che le tecniche biotecnologiche stanno producendo sull'area dei diritti fondamentali della persona ed esamina le complesse questioni che tutto ciò comporta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.