SCOPO Le discrasie ematiche, tranne l’agranulocitosi, hanno ricevuto scarsa attenzione nei pazienti trattati con clozapina. MATERIALI E METODI Lo studio si è proposto di far luce su incidenza e decorso delle discrasie ematiche che si verificano durante le prime diciotto settimane di trattamento con clozapina. Le discrasie sono state caratterizzate in base a diverse variabili (sesso del paziente, età, numero di ricoveri precedenti, tempo di comparsa e scomparsa, dose di clozapina quando appare la discrasia e alla fine della diciottesima settimana di trattamento, farmaci utilizzati prima e in concomitanza al trattamento con clozapina, correlazione con la risposta clinica). Lo studio ha incluso 135 pazienti (M 75, F60), età media 33,1±10.4 anni. L’88.1% presentava discrasie ematiche, che sono state suddivise, in base alla loro durata in transitorie e persistenti. RISULTATI I dati hanno rilevato che le discrasie persistenti hanno mostrato incidenza più alta (56.2%) rispetto a quelle transitorie (11%), tra queste l’anemia persistente era più comune nelle donne (52.5% nelle F, 11.2% nei M) mentre i maschi hanno presentato maggiore frequenza di eosinofilia (26.2% nei M, 21.2% nelle F), neutrofilia (18.7% nei M, 15.0% nelle F) e leucocitosi (21.2% nei M, 8.7% nelle F). Le relazioni tra risposta clinica e discrasie ematiche hanno rivelato correlazione positiva per i pazienti di sesso maschile con eosinofilia (p<.05) e correlazione negativa per i pazienti di sesso maschile che hanno presentato leucocitosi persistente (p<.05). CONCLUSIONE I nostri dati mostrano che oltre all’agranulocitosi, vi sono diverse complicanze ematologiche comuni nei pazienti trattati con clozapina.
Discrasie ematiche transitorie e persistenti indotte dalla clozapina durante le prime diciotto settimane di trattamento
FABRAZZO, Michele;CATAPANO, Francesco
2013
Abstract
SCOPO Le discrasie ematiche, tranne l’agranulocitosi, hanno ricevuto scarsa attenzione nei pazienti trattati con clozapina. MATERIALI E METODI Lo studio si è proposto di far luce su incidenza e decorso delle discrasie ematiche che si verificano durante le prime diciotto settimane di trattamento con clozapina. Le discrasie sono state caratterizzate in base a diverse variabili (sesso del paziente, età, numero di ricoveri precedenti, tempo di comparsa e scomparsa, dose di clozapina quando appare la discrasia e alla fine della diciottesima settimana di trattamento, farmaci utilizzati prima e in concomitanza al trattamento con clozapina, correlazione con la risposta clinica). Lo studio ha incluso 135 pazienti (M 75, F60), età media 33,1±10.4 anni. L’88.1% presentava discrasie ematiche, che sono state suddivise, in base alla loro durata in transitorie e persistenti. RISULTATI I dati hanno rilevato che le discrasie persistenti hanno mostrato incidenza più alta (56.2%) rispetto a quelle transitorie (11%), tra queste l’anemia persistente era più comune nelle donne (52.5% nelle F, 11.2% nei M) mentre i maschi hanno presentato maggiore frequenza di eosinofilia (26.2% nei M, 21.2% nelle F), neutrofilia (18.7% nei M, 15.0% nelle F) e leucocitosi (21.2% nei M, 8.7% nelle F). Le relazioni tra risposta clinica e discrasie ematiche hanno rivelato correlazione positiva per i pazienti di sesso maschile con eosinofilia (p<.05) e correlazione negativa per i pazienti di sesso maschile che hanno presentato leucocitosi persistente (p<.05). CONCLUSIONE I nostri dati mostrano che oltre all’agranulocitosi, vi sono diverse complicanze ematologiche comuni nei pazienti trattati con clozapina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.