La conservazione della biodiversità, con la conseguente salvaguardia dei processi naturali che sono alla base della sopravvivenza degli ecosistemi, costituisce uno dei fattori che maggiormente influenza gli attuali interventi di riqualificazione in chiave sostenibile del territorio urbanizzato. E’ ormai noto che la tutela della biodiversità passa attraverso la connessione a rete degli habitat, e più in generale delle aree naturali, perché è nella frammentazione degli ambienti naturali, cioè nella graduale divisione di un bacino di naturalità in frammenti sempre più piccoli ed isolati a causa dell'azione diretta dell’uomo, che va individuato uno dei pericoli più gravi per la diversità ecologica. In aree fortemente interessate dalle attività antropiche, la costituzione di una rete ecologica locale, in grado di “agganciarsi” a quella di livello superiore, deve puntare da un lato al recupero di ecosistemi compromessi che possono costituire elementi di qualità naturalistica diffusa sul territorio, dall’altro alla connessione degli elementi individuati necessaria per favorire la diffusione spaziale di specie animali e vegetali. Attualmente gran parte delle attività umane si svolge in complessi tecnologici integrati con l’ambiente in cui sono collocati mediante relazioni sempre più complesse, molte delle quali si basano su scambi di energia o prodotti energetici e su conferimenti o smaltimenti di materia. Questi scambi o distribuzioni sono supportati da sistemi di reti infrastrutturali organizzati in modo tale che, a meno di guasti accidentali, siano sempre disponibili a richiesta dell’utenza. Poiché tali reti costituiscono nel territorio una maglia fatta di nodi e connessioni che mirano a stabilire relazioni con tutti i flussi di materia e di energia, è importante che negli interventi di riqualificazione esse siano messe in relazione con le reti ecologiche e del paesaggio che in questo tipo di interventi ricoprono un ruolo essenziale. Approcciarsi alla riqualificazione con l’ottica delle reti ambientali consente di non tralasciare un aspetto molto importante che è quello dell’interferenza tra gli aspetti naturali e quelli antropici con le problematiche connesse della sostenibilità dell’urbanizzazione, del controllo dell’utilizzo del suolo e della frammentazione territoriale. In tale prospettiva questo lavoro affronta lo studio della ristrutturazione organica del sistema delle reti con particolare attenzione oltre che agli aspetti ecologici anche alle complesse problematiche ambientali connesse con i sottosistemi acqua, aria e suolo che risultano essere fondamentali in un’ottica di tutela della biodiversità e più in generale della salute del territorio nel suo complesso. Infine si fa una particolare riflessione sul ruolo che il “sistema delle reti” ha negli interventi di riqualificazione ambientale. Tale sistema, che nasce dalla sovrapposizione e la successiva intersezione di reti infrastrutturali, reti ecologiche e reti di interconnesione, rappresenta un elemento nodale per la gestione del territorio e del paesaggio. Attraverso una sua corretta gestione è infatti possibile avviare un processo di riconversione ambientale finalizzato da un lato alla conservazione e riqualificazione delle risorse naturali presenti sul territorio, dall’altro alla connessione tra i valori ambientali e paesaggistici delle aree.
Le reti ambientali nella gestione della complessità del paesaggio urbano
FRANCHINO, Rossella
2012
Abstract
La conservazione della biodiversità, con la conseguente salvaguardia dei processi naturali che sono alla base della sopravvivenza degli ecosistemi, costituisce uno dei fattori che maggiormente influenza gli attuali interventi di riqualificazione in chiave sostenibile del territorio urbanizzato. E’ ormai noto che la tutela della biodiversità passa attraverso la connessione a rete degli habitat, e più in generale delle aree naturali, perché è nella frammentazione degli ambienti naturali, cioè nella graduale divisione di un bacino di naturalità in frammenti sempre più piccoli ed isolati a causa dell'azione diretta dell’uomo, che va individuato uno dei pericoli più gravi per la diversità ecologica. In aree fortemente interessate dalle attività antropiche, la costituzione di una rete ecologica locale, in grado di “agganciarsi” a quella di livello superiore, deve puntare da un lato al recupero di ecosistemi compromessi che possono costituire elementi di qualità naturalistica diffusa sul territorio, dall’altro alla connessione degli elementi individuati necessaria per favorire la diffusione spaziale di specie animali e vegetali. Attualmente gran parte delle attività umane si svolge in complessi tecnologici integrati con l’ambiente in cui sono collocati mediante relazioni sempre più complesse, molte delle quali si basano su scambi di energia o prodotti energetici e su conferimenti o smaltimenti di materia. Questi scambi o distribuzioni sono supportati da sistemi di reti infrastrutturali organizzati in modo tale che, a meno di guasti accidentali, siano sempre disponibili a richiesta dell’utenza. Poiché tali reti costituiscono nel territorio una maglia fatta di nodi e connessioni che mirano a stabilire relazioni con tutti i flussi di materia e di energia, è importante che negli interventi di riqualificazione esse siano messe in relazione con le reti ecologiche e del paesaggio che in questo tipo di interventi ricoprono un ruolo essenziale. Approcciarsi alla riqualificazione con l’ottica delle reti ambientali consente di non tralasciare un aspetto molto importante che è quello dell’interferenza tra gli aspetti naturali e quelli antropici con le problematiche connesse della sostenibilità dell’urbanizzazione, del controllo dell’utilizzo del suolo e della frammentazione territoriale. In tale prospettiva questo lavoro affronta lo studio della ristrutturazione organica del sistema delle reti con particolare attenzione oltre che agli aspetti ecologici anche alle complesse problematiche ambientali connesse con i sottosistemi acqua, aria e suolo che risultano essere fondamentali in un’ottica di tutela della biodiversità e più in generale della salute del territorio nel suo complesso. Infine si fa una particolare riflessione sul ruolo che il “sistema delle reti” ha negli interventi di riqualificazione ambientale. Tale sistema, che nasce dalla sovrapposizione e la successiva intersezione di reti infrastrutturali, reti ecologiche e reti di interconnesione, rappresenta un elemento nodale per la gestione del territorio e del paesaggio. Attraverso una sua corretta gestione è infatti possibile avviare un processo di riconversione ambientale finalizzato da un lato alla conservazione e riqualificazione delle risorse naturali presenti sul territorio, dall’altro alla connessione tra i valori ambientali e paesaggistici delle aree.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.