La piramide alimentare che viene “insegnata” agli allievi delle scuole di ogni ordine e grado è un macroscopico errore iconografico. La piramide tra I solidi è il più rigido e statico, con la testa piccola e il corpo grande; se alla piramide aggiungiamo due piedini alla base, un cerchietto al vertice e due mani sulle facce laterali, ecco il solido più “obeso”. La rappresentazione stratificata del “paniere alimentare” sovrappone la carne al pesce, il pesce al formaggio e alla frutta alla verdura e su tutti le fette (della piramide) è posta la ciliegina (sulla torta) che diventa il più ambito vertice: un altro macroscopico errore formale. Come insegnano I nutrizionisti, la sana alimentazione non può essere compartimentata, non esistono fasce di contenimento, l’olio extra vergine di oliva che è vicino il vertice -in alcune piramidi- condisce le verdure o il pane, il cibo è equilibrio, armonia non isolamento. E siamo certi che la sana alimentazione è un dentro o un fuori (la piramide)? L’uso didattico di questo segno risulta assolutamente schizzofrenico, I bambini metabolizzano questa forma monolitica, nella quale non è ammessa elasticità, mobilità, azione. E la percentuale dei bambini obesi cresce a “dismisura”. Occorre ri-cominciare a disegnare una textura (alimentare) fatta di trama e ordito, spazio (fisico) e tempo (dell’attesa, della pazienza, dell’umiltà, della condivisione).

Dalla Piramide Alimentare alla Textura ali-ment-azione

Sabina Martusciello
2013

Abstract

La piramide alimentare che viene “insegnata” agli allievi delle scuole di ogni ordine e grado è un macroscopico errore iconografico. La piramide tra I solidi è il più rigido e statico, con la testa piccola e il corpo grande; se alla piramide aggiungiamo due piedini alla base, un cerchietto al vertice e due mani sulle facce laterali, ecco il solido più “obeso”. La rappresentazione stratificata del “paniere alimentare” sovrappone la carne al pesce, il pesce al formaggio e alla frutta alla verdura e su tutti le fette (della piramide) è posta la ciliegina (sulla torta) che diventa il più ambito vertice: un altro macroscopico errore formale. Come insegnano I nutrizionisti, la sana alimentazione non può essere compartimentata, non esistono fasce di contenimento, l’olio extra vergine di oliva che è vicino il vertice -in alcune piramidi- condisce le verdure o il pane, il cibo è equilibrio, armonia non isolamento. E siamo certi che la sana alimentazione è un dentro o un fuori (la piramide)? L’uso didattico di questo segno risulta assolutamente schizzofrenico, I bambini metabolizzano questa forma monolitica, nella quale non è ammessa elasticità, mobilità, azione. E la percentuale dei bambini obesi cresce a “dismisura”. Occorre ri-cominciare a disegnare una textura (alimentare) fatta di trama e ordito, spazio (fisico) e tempo (dell’attesa, della pazienza, dell’umiltà, della condivisione).
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