La generazione di radon (gas nobi-le derivante dal decadimento dei radionuclidi primordiali: 235 Ura-nio, 238 Uranio e 232 Torio) liberato in natura dalla crosta terrestre e immesso in atmosfera, in caso d’accumulo in ambienti confi nati di lavoro, di comunità e di vita, può essere un serio problema di pre-venzione lavorativa e sanità pubblica per la capacità d’indurre gravi patologie in persone esposte. La Iarc-Oms classifi ca il radon tra i cancerogeni di gruppo 1. In atmosfera vi so-no suoi valori minimi d’attività dell’ordine di 10-20 Bq/m³), senza rischi per la salute uma-na. In ambienti confi nati - specie se edifi cati in aree geografi che più ricche di radionuclidi, se a basso ricambio d’aria naturale o artifi cia-le, se costruiti con materiali a lento rilascio, se in presenza di polveri sottili derivanti da lavorazioni o da scarsa pulizia degli ambienti - esso, direttamente o congiuntamente alla sua progenie solida (222 Polonio), è un possibile rischio anche alto per la sua concentrazione e dose. Secondo l’Icrp (publication 60 del ‘90), l’esposizione associata a radon e fumo anche passivo implica l’aumento di 10-20 volte del rischio di cancro del polmone.
Concetti igienistici: Rischio Radon e Radioprotezione. Tecnica Ospedaliera, aprile 2009:46-51.
SCHILLIRO', Francesco
2009
Abstract
La generazione di radon (gas nobi-le derivante dal decadimento dei radionuclidi primordiali: 235 Ura-nio, 238 Uranio e 232 Torio) liberato in natura dalla crosta terrestre e immesso in atmosfera, in caso d’accumulo in ambienti confi nati di lavoro, di comunità e di vita, può essere un serio problema di pre-venzione lavorativa e sanità pubblica per la capacità d’indurre gravi patologie in persone esposte. La Iarc-Oms classifi ca il radon tra i cancerogeni di gruppo 1. In atmosfera vi so-no suoi valori minimi d’attività dell’ordine di 10-20 Bq/m³), senza rischi per la salute uma-na. In ambienti confi nati - specie se edifi cati in aree geografi che più ricche di radionuclidi, se a basso ricambio d’aria naturale o artifi cia-le, se costruiti con materiali a lento rilascio, se in presenza di polveri sottili derivanti da lavorazioni o da scarsa pulizia degli ambienti - esso, direttamente o congiuntamente alla sua progenie solida (222 Polonio), è un possibile rischio anche alto per la sua concentrazione e dose. Secondo l’Icrp (publication 60 del ‘90), l’esposizione associata a radon e fumo anche passivo implica l’aumento di 10-20 volte del rischio di cancro del polmone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.