L’insieme dei passi, delle tecniche e degli strumenti comunemente è chiamata metodologia di sviluppo del sistema informativo (d’ora in avanti ISDM, Information System Development Methodology). Secondo Fitzgerald et al. (2002), l’ISDM rappresenta il cuore del campo di studio dei SI; tuttavia, in un certo senso può ritenersi che il tema della “scelta di una ISDM” assuma un ruolo centrale anche all’interno del dibattito che interessa il rapporto fra SI e forme organizzative (D’Atri, 2004). L’osservazione e lo studio di numerosi casi concreti evidenziano come l’introduzione di SI in imprese o pubbliche amministrazioni spesso sia guidata da ISDM condizionate da una sorta di “imperativismo della tecnologia” e che non tengono conto, se non in senso residuale, delle variabili personali ed organizzative. La scelta di una ISDM non può che essere “situata” all’interno di una specifica forma organizzativa (Avgerou, 2001), per consentire di elaborare SI “a misura” della stessa e delle capability delle persone che in essa vi lavorano. Per sostenere questa posizione il lavoro analizza ed evidenzia il contributo che le teorie di organizzazione possono offrire al management nell’elaborazione di una prospettiva di analisi e progettazione organizzativa in grado di saper ben comprendere le dinamiche che possono intercorrere fra SI e forme organizzative.
I criteri di scelta delle metodologie di IS Development: un contributo dalle teorie di progettazione organizzativa
MARTINEZ, Marcello;
2005
Abstract
L’insieme dei passi, delle tecniche e degli strumenti comunemente è chiamata metodologia di sviluppo del sistema informativo (d’ora in avanti ISDM, Information System Development Methodology). Secondo Fitzgerald et al. (2002), l’ISDM rappresenta il cuore del campo di studio dei SI; tuttavia, in un certo senso può ritenersi che il tema della “scelta di una ISDM” assuma un ruolo centrale anche all’interno del dibattito che interessa il rapporto fra SI e forme organizzative (D’Atri, 2004). L’osservazione e lo studio di numerosi casi concreti evidenziano come l’introduzione di SI in imprese o pubbliche amministrazioni spesso sia guidata da ISDM condizionate da una sorta di “imperativismo della tecnologia” e che non tengono conto, se non in senso residuale, delle variabili personali ed organizzative. La scelta di una ISDM non può che essere “situata” all’interno di una specifica forma organizzativa (Avgerou, 2001), per consentire di elaborare SI “a misura” della stessa e delle capability delle persone che in essa vi lavorano. Per sostenere questa posizione il lavoro analizza ed evidenzia il contributo che le teorie di organizzazione possono offrire al management nell’elaborazione di una prospettiva di analisi e progettazione organizzativa in grado di saper ben comprendere le dinamiche che possono intercorrere fra SI e forme organizzative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.