L’attività architettonica più interessante di Filippo Buonocore si svolge a Napoli nel periodo della produzione artistica che va dal 1726 alla fine degli anni quaranta. Coetaneo di Ferdinando Sanfelice e di Domenico Antonio Vaccaro, in questi anni egli ricopre importanti incarichi sia di committenza religiosa, che nobiliare. Il saggio esamina in particolare gli interventi effettuati per il duca Agostino Saluzzo nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi e nel Palazzo Corigliano in piazza San Domenico Maggiore, in cui emerge la piena adesione al Rococò napoletano. Nel contesto partenopeo il prezioso Cabinet degli specchi rappresenta l’interpretazione più originale di questo linguaggio, nato dal lavoro corale della bottega Buonocore, dove accanto a Filippo, oltre ai numerosi artigiani, lavoreranno anche i figli, Gaetano e Martino

Una bottega del rocaille a Napoli: l’opera di Filippo Buonocore nel secondo quarto del Settecento

CASTANO', Francesca
2011

Abstract

L’attività architettonica più interessante di Filippo Buonocore si svolge a Napoli nel periodo della produzione artistica che va dal 1726 alla fine degli anni quaranta. Coetaneo di Ferdinando Sanfelice e di Domenico Antonio Vaccaro, in questi anni egli ricopre importanti incarichi sia di committenza religiosa, che nobiliare. Il saggio esamina in particolare gli interventi effettuati per il duca Agostino Saluzzo nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi e nel Palazzo Corigliano in piazza San Domenico Maggiore, in cui emerge la piena adesione al Rococò napoletano. Nel contesto partenopeo il prezioso Cabinet degli specchi rappresenta l’interpretazione più originale di questo linguaggio, nato dal lavoro corale della bottega Buonocore, dove accanto a Filippo, oltre ai numerosi artigiani, lavoreranno anche i figli, Gaetano e Martino
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/202487
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