L’inscrizione della nullità tra le species di invalidità predicabili nei confronti dell’atto amministrativo, piuttosto che fungere da stabile punto di riferimento per definire il regime giuridico della figura, ha finito per generare svariati interrogativi (anche di teoria generale) sul trattamento giuridico delle (diverse tipologie di) difformità dell’atto amministrativo. In ragione di ciò, nel saggio, per un verso, si prova a ridelineare il regime giuridico della nullità dell’atto amministrativo, puntando ad appurare soprattutto l’attualità della ‘congiunzione’ (che della nullità è stata storicamente considerata tratto caratterizzante) tra il piano della (in-)validità e quello della (ine-)efficacia; per un altro, e più in generale, viene indagato il sistema delle difformità dell’atto amministrativo, normalmente espressione dello schema norma-validità/invalidità, verificando la possibilità di estenderlo al ‘momento’ della rilevanza giuridica, che della validità/invalidità viene considerato il presupposto. Dalla definizione delle ‘fattezze’ del sistema in parola si inferisce una possibile ricostruzione teorica della struttura essenziale dell’atto amministrativo: segnatamente, alla luce della diversità che intercorre tra lo stato di irrilevanza giuridica (che neppure permette di riferirsi ad un atto) e lo stato di nullità (l’atto esiste, ma è nullo, ciò, peraltro, non impedendo che sia idoneo a produrre gli effetti suoi propri), vengono isolati, all’interno del ciclo vitale dell’atto amministrativo, gli elementi essenziali per sua la esistenza dagli elementi essenziali per la sua efficacia, così suggerendosi la differenza concettuale (e di regime giuridico) tra essi.

Contributo sul tema della nullità dell'atto amministrativo

DE SIANO, Ambrogio
2013

Abstract

L’inscrizione della nullità tra le species di invalidità predicabili nei confronti dell’atto amministrativo, piuttosto che fungere da stabile punto di riferimento per definire il regime giuridico della figura, ha finito per generare svariati interrogativi (anche di teoria generale) sul trattamento giuridico delle (diverse tipologie di) difformità dell’atto amministrativo. In ragione di ciò, nel saggio, per un verso, si prova a ridelineare il regime giuridico della nullità dell’atto amministrativo, puntando ad appurare soprattutto l’attualità della ‘congiunzione’ (che della nullità è stata storicamente considerata tratto caratterizzante) tra il piano della (in-)validità e quello della (ine-)efficacia; per un altro, e più in generale, viene indagato il sistema delle difformità dell’atto amministrativo, normalmente espressione dello schema norma-validità/invalidità, verificando la possibilità di estenderlo al ‘momento’ della rilevanza giuridica, che della validità/invalidità viene considerato il presupposto. Dalla definizione delle ‘fattezze’ del sistema in parola si inferisce una possibile ricostruzione teorica della struttura essenziale dell’atto amministrativo: segnatamente, alla luce della diversità che intercorre tra lo stato di irrilevanza giuridica (che neppure permette di riferirsi ad un atto) e lo stato di nullità (l’atto esiste, ma è nullo, ciò, peraltro, non impedendo che sia idoneo a produrre gli effetti suoi propri), vengono isolati, all’interno del ciclo vitale dell’atto amministrativo, gli elementi essenziali per sua la esistenza dagli elementi essenziali per la sua efficacia, così suggerendosi la differenza concettuale (e di regime giuridico) tra essi.
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