Il contributo costituisce un commento alla sentenza del Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 24 gennaio 2014 n. 5. La pronuncia, ribaltando un precedente della stessa Adunanza Plenaria del 2009 e sulla base di argomentazioni tratte in larga parte dalla giurisprudenza di Cassazione, esclude che il codice del processo amministrativo del 2010 imponga un dovere di astensione in capo al magistrato chiamato a pronunciarsi sull’impugnazione di una sentenza per revocazione di fatto, allorché questi abbia già preso parte al concepimento della pronuncia impugnata. La decisione, forse mossa da esigenze pratiche, si espone ad alcune perplessità in termini di tenuta logica e di aderenza ai principi costituzionali in tema di giusto processo ed imparzialità del giudicante.

Giudizio revocatorio e “forza della prevenzione”

TARULLO, Stefano
2014

Abstract

Il contributo costituisce un commento alla sentenza del Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 24 gennaio 2014 n. 5. La pronuncia, ribaltando un precedente della stessa Adunanza Plenaria del 2009 e sulla base di argomentazioni tratte in larga parte dalla giurisprudenza di Cassazione, esclude che il codice del processo amministrativo del 2010 imponga un dovere di astensione in capo al magistrato chiamato a pronunciarsi sull’impugnazione di una sentenza per revocazione di fatto, allorché questi abbia già preso parte al concepimento della pronuncia impugnata. La decisione, forse mossa da esigenze pratiche, si espone ad alcune perplessità in termini di tenuta logica e di aderenza ai principi costituzionali in tema di giusto processo ed imparzialità del giudicante.
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