Background. La letteratura sulla relazione tra coordinazione motoria e modalità di sonno in età evolutiva è scarsa. Scopo del presente studio è esplorare le relazioni esistenti tra l’organizzazione macrostrutturale del sonno e le capacità di coordinazione motoria in età evolutiva in un gruppo di bambini affetti da DCD. Metodi. 121 bambini (75 M, età media10,03 ± 2,76) sono stati sottoposti al test Movement Assessment Battery for Children (M-ABC), Beery-Buktenika Visual-Motor Integration test (VMI) ed a polisonnografia notturna (PSG), in seguito è stato individuato un gruppo di soggetti affetti da DCD composto da 42 bambini (26 M, età media10,12 ± 1,98) ed un gruppo di 79 soggetti non affetti (49 M, età media 9,94 ± 2,84) confrontati mediante t-test sui dati macrostrutturali del sonno. Risultati. Dall’analisi di correlazione sono emerse relazioni significative tra abilità motorie e parametri di durata del sonno oltrechè quelli di rappresentazione percentuale degli stadi con particolare riferimento al sonno REM. Inoltre i soggetti con DCD presentano una riduzione media di tutti i parametri di durata del sonno e della quota di REM% rispetto ai controlli. Conclusioni. Il presente studio dimostra come coordinazione motoria e integrazione visuo-motoria siano strettamente legate alle modalità macrostrutturali del sonno, tali risultati potrebbero porsi come punto di partenza per ulteriori e più approfonditi studi sul legame tra modalità di sonno notturno e capacità motorie superiori.
Developmental Coordination Disorder (DCD) e sonno: studio polisonnografico
ESPOSITO, Maria;CAROTENUTO, Marco
2015
Abstract
Background. La letteratura sulla relazione tra coordinazione motoria e modalità di sonno in età evolutiva è scarsa. Scopo del presente studio è esplorare le relazioni esistenti tra l’organizzazione macrostrutturale del sonno e le capacità di coordinazione motoria in età evolutiva in un gruppo di bambini affetti da DCD. Metodi. 121 bambini (75 M, età media10,03 ± 2,76) sono stati sottoposti al test Movement Assessment Battery for Children (M-ABC), Beery-Buktenika Visual-Motor Integration test (VMI) ed a polisonnografia notturna (PSG), in seguito è stato individuato un gruppo di soggetti affetti da DCD composto da 42 bambini (26 M, età media10,12 ± 1,98) ed un gruppo di 79 soggetti non affetti (49 M, età media 9,94 ± 2,84) confrontati mediante t-test sui dati macrostrutturali del sonno. Risultati. Dall’analisi di correlazione sono emerse relazioni significative tra abilità motorie e parametri di durata del sonno oltrechè quelli di rappresentazione percentuale degli stadi con particolare riferimento al sonno REM. Inoltre i soggetti con DCD presentano una riduzione media di tutti i parametri di durata del sonno e della quota di REM% rispetto ai controlli. Conclusioni. Il presente studio dimostra come coordinazione motoria e integrazione visuo-motoria siano strettamente legate alle modalità macrostrutturali del sonno, tali risultati potrebbero porsi come punto di partenza per ulteriori e più approfonditi studi sul legame tra modalità di sonno notturno e capacità motorie superiori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.