L'articolo commenta un'importante decisione del Consiglio di Stato (V Sezione, 14 aprile 2006, n. 2099), con la quale si è affermato il diritto alle maggiori retribuzioni del pubblico dipendente eccezionalmente adibito allo svolgimento di mansioni superiori a quelle proprie della qualifica di appartenenza. La sentenza si caratterizza per il corretto bilanciamento tra l'interesse pubblico a ostacolare ipotesi di conferimento illegittimo di mansioni superiori (in assenza, cioè, di atto formale di conferimento e al di là di un'effettiva mancanza di organico) e il diritto del lavoratore alla retribuzione proporzionata al lavoro svolto, in diretta applicazione dell'art. 36 Cost.
Svolgimento di mansioni superiori e corrispondenti maggiori differenze retributive
BIFULCO, Daniela
2007
Abstract
L'articolo commenta un'importante decisione del Consiglio di Stato (V Sezione, 14 aprile 2006, n. 2099), con la quale si è affermato il diritto alle maggiori retribuzioni del pubblico dipendente eccezionalmente adibito allo svolgimento di mansioni superiori a quelle proprie della qualifica di appartenenza. La sentenza si caratterizza per il corretto bilanciamento tra l'interesse pubblico a ostacolare ipotesi di conferimento illegittimo di mansioni superiori (in assenza, cioè, di atto formale di conferimento e al di là di un'effettiva mancanza di organico) e il diritto del lavoratore alla retribuzione proporzionata al lavoro svolto, in diretta applicazione dell'art. 36 Cost.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.