Scientific formulas and cognitive economics, beyond in vitro entrepreneurship

L’economia cognitiva è il frutto di un’intensa comunicazione “transepistemica” coinvolgente ambiti disciplinari notevolmente eterogenei tra loro: la sua applicazione più tangibile è oggi rinvenibile nei dialoghi tra scienza ed impresa e tra cognizione ed imprenditorialità. Diversamente dalle ipotesi dell’economia classica che immaginerebbero l’academic inventor o il corporate scientist come soggetti operanti in condizioni di sostanziale razionalità nei processi di trasferimento di conoscenza dalla ricerca all’impresa, la realtà dei fatti mostra alla base delle loro azioni una forte dose di spontaneità ed imprevedibilità derivante dal proprio set di conoscenze, dalle opportunità di apprendimento dinamico e di interrelazione con gli altri individui offerte dalla vita di laboratorio. La complessa matrice cognitiva degli spin off accademici che ne deriva richiede, dunque, al fine di una loro efficace connessione con soggetti e strutture innovative in grado di valorizzarne le qualità, il superamento di una visione ristretta ad aspetti unidimensionali del fenomeno. E rende, così, necessario uno studio integrato che prenda simultaneamente in considerazione fattori di contesto, modelli di impresa e meccanismi individuali di condivisione e trasferimento della conoscenza.