Nell’articolo l’autore rilegge, anche in prospettiva storica, concetti tipici del diritto amministrativo (discrezionalità, merito, provvedimento, ecc.) alla luce delle trasformazioni sociali, economiche, politiche, ordinamentali verificatesi negli ultimi decenni che hanno portato all’attribuzione di rilievo giuridico al raggiungimento effettivo di risultati da parte della p.A.. L’oggetto della decisione amministrativa si presenta, nella prospettiva del risultato, come disegno e progetto della realtà futura, progetto di cose in parte già esistenti, in parte da realizzare nel rispetto sia delle norme giuridiche, tecniche, economiche, relative ai requisiti e alla qualità del risultato, sia dei diritti dei terzi. In sintesi decisione di risultato significa le cose ben fatte e le persone soddisfatte, quali frutti dell’arte di amministrare. L’articolo conclude per la compatibilità e la conciliabilità del nuovo modello giuridico di amministrazione di risultato con il tradizionale modello di amministrazione per atti ed in particolare per la compatibilità dei concetti di merito e discrezionalità con quello di risultato, valorizzando l’oggetto delle decisioni quale progetto di cose visibili, comprensibili, verificabili, in funzione della effettiva realizzabilità e durata. Il modello di amministrazione che emerge dall’articolo, da un lato, corrisponde ad esigenze giuridiche di rilievo ordinamentale, fatte proprie dal legislatore in termini sempre più evidenti; dall’altro tiene conto, ai fini della sua attuabilità, dei caratteri dell’ordinamento amministrativo italiano, con i quali, pur nella prospettiva di una riforma radicale, mira a porsi in continuità evolutiva per superare le resistenze del sistema amministrativo, tendente all’autoconservazione e all’autoriproduzione.

Merito, discrezionalità e risultato nelle decisioni amministrative (l’arte di amministrare)

IANNOTTA, Lucio
2005

Abstract

Nell’articolo l’autore rilegge, anche in prospettiva storica, concetti tipici del diritto amministrativo (discrezionalità, merito, provvedimento, ecc.) alla luce delle trasformazioni sociali, economiche, politiche, ordinamentali verificatesi negli ultimi decenni che hanno portato all’attribuzione di rilievo giuridico al raggiungimento effettivo di risultati da parte della p.A.. L’oggetto della decisione amministrativa si presenta, nella prospettiva del risultato, come disegno e progetto della realtà futura, progetto di cose in parte già esistenti, in parte da realizzare nel rispetto sia delle norme giuridiche, tecniche, economiche, relative ai requisiti e alla qualità del risultato, sia dei diritti dei terzi. In sintesi decisione di risultato significa le cose ben fatte e le persone soddisfatte, quali frutti dell’arte di amministrare. L’articolo conclude per la compatibilità e la conciliabilità del nuovo modello giuridico di amministrazione di risultato con il tradizionale modello di amministrazione per atti ed in particolare per la compatibilità dei concetti di merito e discrezionalità con quello di risultato, valorizzando l’oggetto delle decisioni quale progetto di cose visibili, comprensibili, verificabili, in funzione della effettiva realizzabilità e durata. Il modello di amministrazione che emerge dall’articolo, da un lato, corrisponde ad esigenze giuridiche di rilievo ordinamentale, fatte proprie dal legislatore in termini sempre più evidenti; dall’altro tiene conto, ai fini della sua attuabilità, dei caratteri dell’ordinamento amministrativo italiano, con i quali, pur nella prospettiva di una riforma radicale, mira a porsi in continuità evolutiva per superare le resistenze del sistema amministrativo, tendente all’autoconservazione e all’autoriproduzione.
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