Il saggio esamina il famoso trattato Dell’arte rappresentativa premeditata, ed all’improvviso, pubblicato da Andrea Perrucci a Napoli nel 1699, noto per la ricchezza di materiali poetici relativi alla Commedia dell’Arte. Si affrontano alcune delle tematiche salienti che affiorano tra le regole delle due parti: l’eco del pregiudizio antiteatrale e la giustificazione morale del palcoscenico; la drammaturgia della santita` come forma della ‘‘perfetta tragedia’’; l’influenza del pensiero gesuitico; le fonti preferite (Lope de Vega, Boulenger, Minturno); il metodo dell’improvvisazione, i suoi rapporti con la retorica e l’aspirazione ad un attore ‘‘perfetto’’, capace di farsi autore del proprio teatro. La struttura dell’opera, le apparenti contraddizioni (soprattutto nel proemio), i riferimenti personali, le affermazioni conclusive sembrano rivelare come quel che si intendeva dovesse essere una tradizionale ‘‘poetica’’ e` un testo critico dominato da una pulsione autobiografica incontenibile, che e` il suo tratto piu` inquietante e gli conferisce un’indiscutibile modernita` .

IL TRATTATO DELL’ARTE RAPPRESENTATIVA PREMEDITATA, ED ALL’IMPROVVISO. L’ “IMPRESA BELLISSIMA E PERICOLOSA” DI ANDREA PERRUCCI

COTTICELLI, Francesco
2011

Abstract

Il saggio esamina il famoso trattato Dell’arte rappresentativa premeditata, ed all’improvviso, pubblicato da Andrea Perrucci a Napoli nel 1699, noto per la ricchezza di materiali poetici relativi alla Commedia dell’Arte. Si affrontano alcune delle tematiche salienti che affiorano tra le regole delle due parti: l’eco del pregiudizio antiteatrale e la giustificazione morale del palcoscenico; la drammaturgia della santita` come forma della ‘‘perfetta tragedia’’; l’influenza del pensiero gesuitico; le fonti preferite (Lope de Vega, Boulenger, Minturno); il metodo dell’improvvisazione, i suoi rapporti con la retorica e l’aspirazione ad un attore ‘‘perfetto’’, capace di farsi autore del proprio teatro. La struttura dell’opera, le apparenti contraddizioni (soprattutto nel proemio), i riferimenti personali, le affermazioni conclusive sembrano rivelare come quel che si intendeva dovesse essere una tradizionale ‘‘poetica’’ e` un testo critico dominato da una pulsione autobiografica incontenibile, che e` il suo tratto piu` inquietante e gli conferisce un’indiscutibile modernita` .
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/166343
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