Early on his career (between 1951 and 1952) Savioli designed Villaggio S. Francesco in the San Gaggio distric of Florence, for a cooperative of craftsmen. This was the first of his urban projects.Villaggio S. Francesco is very different from the interpretation of mimetic realism typical of the designs of Roman school; it is closer to the appoach Zevi imposed on the organic movement, in particular the creation of the architectural form of inhabitable space.Savioli's interest in a new city where one could actively and creatively live in harminy with nature, but still be contemporary, was destined to bear yet more fruit. Gli spazi architettonici progettati da Savioli, pur essendo caratterizzati spesso dall’uso del cemento a vista e in linea con le novità della prefabbricazione, sono in realtà profondamente legati alle azioni dell’uomo, mai escludendo il suo rapporto con il verde. Il Villaggio S. Francesco, progettato, e realizzato solo in parte, a Firenze nel 1950, e poco noto alla bibliografia appare tuttavia lontano dall’interpretazione del realismo in chiave di mimetismo comune ai progetti di scuola romana più vicino invece all’impostazione data da Zevi al movimento organico, in particolar modo nella generazione della forma architettonica dallo spazio vissuto, anticipando alcuni dei temi principali di Savioli.

Villaggio S. Francesco a Firenze di Leonardo Savioli:la natura attraverso il costruito

DE FALCO, Carolina
2009

Abstract

Early on his career (between 1951 and 1952) Savioli designed Villaggio S. Francesco in the San Gaggio distric of Florence, for a cooperative of craftsmen. This was the first of his urban projects.Villaggio S. Francesco is very different from the interpretation of mimetic realism typical of the designs of Roman school; it is closer to the appoach Zevi imposed on the organic movement, in particular the creation of the architectural form of inhabitable space.Savioli's interest in a new city where one could actively and creatively live in harminy with nature, but still be contemporary, was destined to bear yet more fruit. Gli spazi architettonici progettati da Savioli, pur essendo caratterizzati spesso dall’uso del cemento a vista e in linea con le novità della prefabbricazione, sono in realtà profondamente legati alle azioni dell’uomo, mai escludendo il suo rapporto con il verde. Il Villaggio S. Francesco, progettato, e realizzato solo in parte, a Firenze nel 1950, e poco noto alla bibliografia appare tuttavia lontano dall’interpretazione del realismo in chiave di mimetismo comune ai progetti di scuola romana più vicino invece all’impostazione data da Zevi al movimento organico, in particolar modo nella generazione della forma architettonica dallo spazio vissuto, anticipando alcuni dei temi principali di Savioli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/164375
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