Inaugurato l’11 luglio 1781 lungo la spiaggia di Chiaia, il più occidentale dei borghi napoletani, il Real Passeggio può essere annoverato tra i principali interventi pubblici nella capitale tardo settecentesca, luogo privilegiato dall’aristocrazia, da una borghesia che muoveva allora i suoi primi passi ma soprattutto dai ‘signori forestieri’ che, sempre più numerosi, sceglievano la città come tappa finale del proprio Grand Tour italiano. Perfetta sintesi tra natura e artificio, tra il mare alla sinistra e l’ininterrotta sequenza di palazzi nobiliari sulla destra, conclusa sullo sfondo dalla verdeggiante collina di Posillipo, la Villa Reale verrà gradualmente ampliata verso Mergellina entro gli anni Trenta dell’Ottocento, diventando rapidamente l’iconico soggetto privilegiato del racconto e della rappresentazione della capitale borbonica così come della città post unitaria, luogo vivace e perennemente affollato dove riposarsi e trascorrere qualche ora a contatto con la popolazione locale.
«Una specie di Vauxhall sul gusto di Londra e di Parigi». La narrazione dei e per i viaggiatori stranieri del Real Passeggio di Chiaia
Giuseppe Pignatelli Spinazzola
2025
Abstract
Inaugurato l’11 luglio 1781 lungo la spiaggia di Chiaia, il più occidentale dei borghi napoletani, il Real Passeggio può essere annoverato tra i principali interventi pubblici nella capitale tardo settecentesca, luogo privilegiato dall’aristocrazia, da una borghesia che muoveva allora i suoi primi passi ma soprattutto dai ‘signori forestieri’ che, sempre più numerosi, sceglievano la città come tappa finale del proprio Grand Tour italiano. Perfetta sintesi tra natura e artificio, tra il mare alla sinistra e l’ininterrotta sequenza di palazzi nobiliari sulla destra, conclusa sullo sfondo dalla verdeggiante collina di Posillipo, la Villa Reale verrà gradualmente ampliata verso Mergellina entro gli anni Trenta dell’Ottocento, diventando rapidamente l’iconico soggetto privilegiato del racconto e della rappresentazione della capitale borbonica così come della città post unitaria, luogo vivace e perennemente affollato dove riposarsi e trascorrere qualche ora a contatto con la popolazione locale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


