Il presente capitolo esamina come la spesa pubblica europea, in particolare il Quadro finanziario pluriennale e gli strumenti straordinari, si combini con i bilanci nazionali nel modellare crescita, convergenza e attrattività dei territori. Dopo una prima lettura istituzionale e comparata del bilancio dell’UE, il capitolo passa la letteratura sugli effetti della politica di coesione, sulle condizioni che ne influenzano l’efficacia nonché i risultati, includendo i nessi con migrazione, mobilità e attrattività. Successivamente, il focus si sposta quindi sull’Italia, caso rilevante per eterogeneità territoriale, ruolo nei programmi europei e dinamiche demografiche. Nello specifico, si analizzano dati recenti su intensità e composizione dei flussi di migrazione e mobilità, distinguendo la mobilità effettiva da movimenti di natura fiscale o anagrafica, e si esamina come scelte di spesa e assetti di governance interagiscano con i fabbisogni locali. Dall’analisi emergono tre risultati principali: 1) l’impatto territoriale è influenzato dall’allineamento tra priorità europee e contesti locali; 2) la qualità dell’attuazione e della governance è molto rilevante; 3) un giusto bilanciamento tra investimenti materiali e immateriali rafforzerebbe l’attrattività nel medio periodo. Alla luce di ciò, sarebbe opportuno orientare le risorse verso capitale umano e infrastrutture materiali e sociali, nonché integrare con politiche del lavoro, dell’abitare e della mobilità quotidiana e adottare metriche che separino la mobilità effettiva da fenomeni puramente fiscali o anagrafici, in modo da trasformare gli investimenti in attrattività duratura e reti produttive radicate.
La spesa pubblica europea e l’attrattività territoriale
Alessandro De Iudicibus;
2025
Abstract
Il presente capitolo esamina come la spesa pubblica europea, in particolare il Quadro finanziario pluriennale e gli strumenti straordinari, si combini con i bilanci nazionali nel modellare crescita, convergenza e attrattività dei territori. Dopo una prima lettura istituzionale e comparata del bilancio dell’UE, il capitolo passa la letteratura sugli effetti della politica di coesione, sulle condizioni che ne influenzano l’efficacia nonché i risultati, includendo i nessi con migrazione, mobilità e attrattività. Successivamente, il focus si sposta quindi sull’Italia, caso rilevante per eterogeneità territoriale, ruolo nei programmi europei e dinamiche demografiche. Nello specifico, si analizzano dati recenti su intensità e composizione dei flussi di migrazione e mobilità, distinguendo la mobilità effettiva da movimenti di natura fiscale o anagrafica, e si esamina come scelte di spesa e assetti di governance interagiscano con i fabbisogni locali. Dall’analisi emergono tre risultati principali: 1) l’impatto territoriale è influenzato dall’allineamento tra priorità europee e contesti locali; 2) la qualità dell’attuazione e della governance è molto rilevante; 3) un giusto bilanciamento tra investimenti materiali e immateriali rafforzerebbe l’attrattività nel medio periodo. Alla luce di ciò, sarebbe opportuno orientare le risorse verso capitale umano e infrastrutture materiali e sociali, nonché integrare con politiche del lavoro, dell’abitare e della mobilità quotidiana e adottare metriche che separino la mobilità effettiva da fenomeni puramente fiscali o anagrafici, in modo da trasformare gli investimenti in attrattività duratura e reti produttive radicate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


