La sessualità è una delle dimensioni umane che hanno ricevuto maggiori forme di controllo, regolamentazione e normalizzazione. In particolare, essa è divenuta argomento di studio tramite approcci essenzialisti riconducibili al concetto di scientia sexualis, che proponeva una sessualità monolitica, ancorata ai concetti di giusto e sbagliato, morale e immorale, normale e anormale. dipendentemente dalle culture e organizzazioni di riferimento. Ancora oggi, nonostante le riflessioni in chiave simbolico-interazionista offerta da autori quali Garfinkel, Goffman e Simon e Gagnon, la sessualità appare regolamentata dal discorso medico e legata a doppio nodo dalla dimensione morale. Anche le discipline sociologiche e criminologiche non sono state esenti dagli influssi delle concezioni moralistiche della sessualità sviluppate in epoca tardovittoriana, e con difficoltà hanno rinunciato all’impalcatura bio-psico-medica per considerare l’atto sessuale come un fenomeno umano ancorato a precisi significati simbolici, condivisi, rielaborati e adattati costantemente all’interno delle interazioni umane e luenzati e capaci di esercitare ancora un forte e decisivo controllo in ogni aspetto della sessualità dell’individuo.

Devianze sessuali

Miriam BELLUZZO;
2021

Abstract

La sessualità è una delle dimensioni umane che hanno ricevuto maggiori forme di controllo, regolamentazione e normalizzazione. In particolare, essa è divenuta argomento di studio tramite approcci essenzialisti riconducibili al concetto di scientia sexualis, che proponeva una sessualità monolitica, ancorata ai concetti di giusto e sbagliato, morale e immorale, normale e anormale. dipendentemente dalle culture e organizzazioni di riferimento. Ancora oggi, nonostante le riflessioni in chiave simbolico-interazionista offerta da autori quali Garfinkel, Goffman e Simon e Gagnon, la sessualità appare regolamentata dal discorso medico e legata a doppio nodo dalla dimensione morale. Anche le discipline sociologiche e criminologiche non sono state esenti dagli influssi delle concezioni moralistiche della sessualità sviluppate in epoca tardovittoriana, e con difficoltà hanno rinunciato all’impalcatura bio-psico-medica per considerare l’atto sessuale come un fenomeno umano ancorato a precisi significati simbolici, condivisi, rielaborati e adattati costantemente all’interno delle interazioni umane e luenzati e capaci di esercitare ancora un forte e decisivo controllo in ogni aspetto della sessualità dell’individuo.
2021
Rinaldi, Cirus; Cappotto, Claudio; Belluzzo, Miriam; Caldarera, Riccardo
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