Il percorso proposto rappresenta un prototipo di lettura della trasformazione del territorio della Campania a partire dal periodo della repubblica romana. La complessità storica e morfologica della valle del Tanagro, come per buona parte del territorio campano, passa inevitabilmente per le trasformazioni e sistemazioni del paesaggio di età romana. Tale complessità, in relazione all’area geografica indagata, si lega indissolubilmente alla storia di quello straordinario monumento epigrafico noto con il nome di elogio di Polla e dell’antica strada consolare per le Calabrie cui la lapide fa riferimento, nell’elencare le imprese dell’elogiato. L’indagine parte da una rassegna storiografica sull’identità del magistrato romano, autore della riqualificazione e valorizzazione dell’area, la cui storia ci rivela un paesaggio da sempre acquitrinoso e insidioso, così descritto dalle testimonianze delle fonti antiche fino ad arrivare a quelle di epoca borbonica e perfino nei racconti dei viaggiatori del Grand Tour. In questo contesto si colloca la storia della via Annia Popilia del sud, che congiungeva Capua a Regium, strada, dunque, di importanza strategica fondamentale fin dall’epoca della romanizzazione dell’area, in prossimità della quale l’elogiato si vanta di aver costruito un foro e pubblici edifici, riportati alla luce dagli scavi archeologici.

Il Lapis Pollae e la via Annia Popilia del Sud. Il Vallo di Diano tra storia e morfologia

M. A. Noto;A. Franciosi;F. D'Aloisio;E. Zito;F. Cotticelli;
2024

Abstract

Il percorso proposto rappresenta un prototipo di lettura della trasformazione del territorio della Campania a partire dal periodo della repubblica romana. La complessità storica e morfologica della valle del Tanagro, come per buona parte del territorio campano, passa inevitabilmente per le trasformazioni e sistemazioni del paesaggio di età romana. Tale complessità, in relazione all’area geografica indagata, si lega indissolubilmente alla storia di quello straordinario monumento epigrafico noto con il nome di elogio di Polla e dell’antica strada consolare per le Calabrie cui la lapide fa riferimento, nell’elencare le imprese dell’elogiato. L’indagine parte da una rassegna storiografica sull’identità del magistrato romano, autore della riqualificazione e valorizzazione dell’area, la cui storia ci rivela un paesaggio da sempre acquitrinoso e insidioso, così descritto dalle testimonianze delle fonti antiche fino ad arrivare a quelle di epoca borbonica e perfino nei racconti dei viaggiatori del Grand Tour. In questo contesto si colloca la storia della via Annia Popilia del sud, che congiungeva Capua a Regium, strada, dunque, di importanza strategica fondamentale fin dall’epoca della romanizzazione dell’area, in prossimità della quale l’elogiato si vanta di aver costruito un foro e pubblici edifici, riportati alla luce dagli scavi archeologici.
2024
Musi, A.; Noto, M. A.; Cioffi, R.; Franciosi, A.; Cirillo, G.; D'Aloisio, F.; Zito, E.; Sodano, G.; Cotticelli, F.; Brevetti, G.; Puca, A.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/546887
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