Perimetrati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare i Siti di Interesse Nazionale (SIN) sono aree contaminate piuttosto estese che necessitano di bonifica ambientale. Il SIN di Napoli Orientale è oggi un paesaggio di periferia, in cui gli edifici residenziali sono costruiti in mezzo, se non a ridosso, delle vecchie fabbriche spesso dismesse, e a frammenti di aree rurali, tracce e testimonianza dell’agricoltura urbana che da sempre contrassegna questo territorio. Il presente contributo prende in esame alcune cartografie non omogenee, ossia: una carta storica di fine Settecento e alcune tavole, alquanto dettagliate, della seconda metà dell’Ottocento; una cartografia turistica di inizio Novecento; due cartografie ufficiali dell’Istituto Geografico Militare (IGM), realizzate nel corso del Novecento; infine, un’immagine di un satellite spia americano degli anni Settanta. Per un’analisi puntuale dei cambiamenti intercorsi, su queste cartografie è stata sovrapposta la carta digitale che riporta la delimitazione del SIN Napoli Orientale, di cui sopra. Il metodo è come quello di una sorta di flip book virtuale, come un sistema di animazione che, facendo scorrere velocemente i disegni che ritraggono lo stesso soggetto in fasi consequenziali, crea l’illusione del movimento. Emergono così le trasformazioni più rilevanti che hanno completamente stravolto l’area orientale di Napoli in nome di uno sviluppo industriale a favore della crescita economica della città (e non solo), diventando nel tempo modello negativo di urbanizzazione.

L’evoluzione del SIN di Napoli Orientale. Una ricostruzione attraverso la cartografia storica e satellitare

Giovanni Mauro
2024

Abstract

Perimetrati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare i Siti di Interesse Nazionale (SIN) sono aree contaminate piuttosto estese che necessitano di bonifica ambientale. Il SIN di Napoli Orientale è oggi un paesaggio di periferia, in cui gli edifici residenziali sono costruiti in mezzo, se non a ridosso, delle vecchie fabbriche spesso dismesse, e a frammenti di aree rurali, tracce e testimonianza dell’agricoltura urbana che da sempre contrassegna questo territorio. Il presente contributo prende in esame alcune cartografie non omogenee, ossia: una carta storica di fine Settecento e alcune tavole, alquanto dettagliate, della seconda metà dell’Ottocento; una cartografia turistica di inizio Novecento; due cartografie ufficiali dell’Istituto Geografico Militare (IGM), realizzate nel corso del Novecento; infine, un’immagine di un satellite spia americano degli anni Settanta. Per un’analisi puntuale dei cambiamenti intercorsi, su queste cartografie è stata sovrapposta la carta digitale che riporta la delimitazione del SIN Napoli Orientale, di cui sopra. Il metodo è come quello di una sorta di flip book virtuale, come un sistema di animazione che, facendo scorrere velocemente i disegni che ritraggono lo stesso soggetto in fasi consequenziali, crea l’illusione del movimento. Emergono così le trasformazioni più rilevanti che hanno completamente stravolto l’area orientale di Napoli in nome di uno sviluppo industriale a favore della crescita economica della città (e non solo), diventando nel tempo modello negativo di urbanizzazione.
2024
Mauro, Giovanni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/540609
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