Con la formazione del giudicato penale si conclude la fase cognitiva in cui, mediante l’accertamento del fatto di reato ipotizzato nella notitia criminis, il giudice addiverrà a una decisione terminale circa la responsabilità dell’imputato. Il giudicato, essenza del decisum e presidio di certezza del diritto e di stabilità della decisione , contrassegna anche una consecutio temporum tra cognizione e esecuzione. Se consideriamo la fase dell’esecuzione come parte rientrante nel processo penale, costituendone, di fatto, uno stato post rem iudicatum , appare lecito interrogarsi sulla compatibilità e, dunque, sull’applicabilità dei principi del “giusto processo” anche in executivis. Alla luce delle considerazioni di carattere generale dianzi riportate, la nostra analisi si incentrerà sulla verifica dell’applicazione del principio del contraddittorio in executivis e, più specificamente, in relazione al procedimento de plano .

With the formation of the criminal judgment, the cognitive phase concludes in which, by ascertaining the crime hypothesized in the notitia crimesis, the judge will reach a final decision regarding the responsibility of the accused. The res judicata, the essence of the decisum and safeguard of legal certainty and stability of the decision, also marks a consecutio temporum between cognition and execution. If we consider the execution phase as part of the criminal trial, constituting, in fact, a post rem iudicatum state, it appears legitimate to question the compatibility and, therefore, the applicability of the principles of "fair trial" also in executivis. In light of the general considerations reported above, our analysis will focus on verifying the application of the adversarial principle in executivis and, more specifically, in relation to the de plano procedure.

Effettività del contraddittorio e procedimento de plano nella fase esecutiva

Virgilio, Alberto
2023

Abstract

Con la formazione del giudicato penale si conclude la fase cognitiva in cui, mediante l’accertamento del fatto di reato ipotizzato nella notitia criminis, il giudice addiverrà a una decisione terminale circa la responsabilità dell’imputato. Il giudicato, essenza del decisum e presidio di certezza del diritto e di stabilità della decisione , contrassegna anche una consecutio temporum tra cognizione e esecuzione. Se consideriamo la fase dell’esecuzione come parte rientrante nel processo penale, costituendone, di fatto, uno stato post rem iudicatum , appare lecito interrogarsi sulla compatibilità e, dunque, sull’applicabilità dei principi del “giusto processo” anche in executivis. Alla luce delle considerazioni di carattere generale dianzi riportate, la nostra analisi si incentrerà sulla verifica dell’applicazione del principio del contraddittorio in executivis e, più specificamente, in relazione al procedimento de plano .
2023
Virgilio, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/527108
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