Nel 1883, a Berlino, tra i principali temi affrontati all’Esposizione Nazionale Tedesca d’Igiene e Salvataggio, emerge come cruciale l’urgenza di trovare soluzioni concrete alle molteplici distrofie generate dalle trasformazioni urbane e sociali seguite alla Rivoluzione Industriale. Le condizioni igienico-sanitarie della maggior parte delle città europee è il principale tema affrontato nelle giornate della manifestazione. Il saggio, muovendosi da tale evento, analizza il dibattito sulle questioni della salubrità urbana e sulla bonifica igienica delle città, nato in Europa già alla fine degli anni Sessanta del XIX e sostenuto dalle numerose e attive società di igiene, fondate nella maggior parte degli Stati dell’Antico Continente e in America. “Risanare” il tessuto edilizio e riorganizzare la distribuzione della popolazione sul territorio urbano secondo criteri più moderni e maggiormente aderenti alla nuova visione borghese della città, di cui Parigi aveva costituito uno dei più significativi riferimenti, costituiva in cardine intorno cui era stato fatto ruotare il dibattito culturale, scientifico e tecnologico. Protagoniste in tal senso erano le reti idriche e fognarie, settore nel l’Inghilterra e la Germania erano senza dubbio all’avanguardia, fino a contendersene il primato. Nonostante ciò, l’Italia manteneva una posizione emergente, ma la terribile epidemia di colera del 1884, di cui Napoli fu la più colpita, impose una profonda riflessione per elaborare concrete e immediate soluzioni. Pertanto, il saggio approfondisce gli eventi che contraddistinsero la città partenopea prima e durante il propagarsi del morbo e, segnatamente, quelli legati all’emanazione dalla Legge Speciale 2892/1885 “Pel risanamento della città di Napoli”, nonché alla redazione e attuazione del noto “Piano pel Risanamento della città”, elaborato dagli architetti Adolfo Giambarba e Gaetano Bruno.

L’utopia igienista e la città salubre. Infrastrutture e diradamento urbano a Napoli dopo l’epidemia di colera del 1884

Elena Manzo
2023

Abstract

Nel 1883, a Berlino, tra i principali temi affrontati all’Esposizione Nazionale Tedesca d’Igiene e Salvataggio, emerge come cruciale l’urgenza di trovare soluzioni concrete alle molteplici distrofie generate dalle trasformazioni urbane e sociali seguite alla Rivoluzione Industriale. Le condizioni igienico-sanitarie della maggior parte delle città europee è il principale tema affrontato nelle giornate della manifestazione. Il saggio, muovendosi da tale evento, analizza il dibattito sulle questioni della salubrità urbana e sulla bonifica igienica delle città, nato in Europa già alla fine degli anni Sessanta del XIX e sostenuto dalle numerose e attive società di igiene, fondate nella maggior parte degli Stati dell’Antico Continente e in America. “Risanare” il tessuto edilizio e riorganizzare la distribuzione della popolazione sul territorio urbano secondo criteri più moderni e maggiormente aderenti alla nuova visione borghese della città, di cui Parigi aveva costituito uno dei più significativi riferimenti, costituiva in cardine intorno cui era stato fatto ruotare il dibattito culturale, scientifico e tecnologico. Protagoniste in tal senso erano le reti idriche e fognarie, settore nel l’Inghilterra e la Germania erano senza dubbio all’avanguardia, fino a contendersene il primato. Nonostante ciò, l’Italia manteneva una posizione emergente, ma la terribile epidemia di colera del 1884, di cui Napoli fu la più colpita, impose una profonda riflessione per elaborare concrete e immediate soluzioni. Pertanto, il saggio approfondisce gli eventi che contraddistinsero la città partenopea prima e durante il propagarsi del morbo e, segnatamente, quelli legati all’emanazione dalla Legge Speciale 2892/1885 “Pel risanamento della città di Napoli”, nonché alla redazione e attuazione del noto “Piano pel Risanamento della città”, elaborato dagli architetti Adolfo Giambarba e Gaetano Bruno.
2023
Manzo, Elena
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