Attraverso un’approfondita disamina normativa sia nazionale, che europea, che internazionale, l’analisi delle disuguaglianze di genere è risultata centrale nella comprensione delle più importanti trasformazioni socio-economiche a livello mondiale. Infatti, sebbene l’incremento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro abbia reppresenteto una delle principali trasformazioni dell’ultimo secolo, ancora oggi permangono enormi differenze tra i tassi di occupazione femminili e quelli maschili e tra i relativi salari, oltre a continuare a registrarsi una forte penalizzazione delle donne riguardo al raggiungimento di posizioni apicali. Tale situazione, oltre a rappresentare una fonte di profonde iniquità, da inoltre luogo ad inefficienze riconducibili alla perdita di talenti e di competenze, con conseguenti considerevoli costi economici, essendo stato dimostrato che, se il miglioramento della condizione delle donne è strettamente correlato allo sviluppo economico, d’altro canto la loro partecipazione è a sua volta determinante per la crescita economica. I fattori che incidono sulle differenze di genere nel mercato del lavoro sono molteplici ed innanzitutto di natura socio culturale: pur essendo aumentata la consapevolezza delle donne e pur essendo il lavoro è diventato parte della loro identità, una vera eguaglianza è fortemente condizionata dal contesto familiare e dalla possibilità di conciliare lavoro e famiglia. Tale situazione induce a ritenere che siano improrogabili interventi su più fronti finalizzati al perseguimento di un’inversione di rotta ed è in questo scenario che s’inserisce l’ipotesi di misure di natura fiscale come strumento di attenuazione delle diseguaglianze di genere, obiettivo che rientra tra le priorità trasversali del PNRR e del quale è stata fortemente sottolineata la centralità ed importanza a livello europeo ed internazionale. In definitiva appare indispensabile l’introduzione di una prospettiva di genere nelle politiche fiscali dell'Unione europea e nazionali, in virtù delle rilevanti ripercussioni che queste possono avere sulla distribuzione della ricchezza, sulla possibilità di accedere ai servizi pubblici e pertanto sulla affermazione dei diritti economici e sociali che consentono di garantire la parità di genere. Tale obiettivo va perseguito nella consapevolezza che l'uguaglianza di genere può rappresentare un fattore determinante per una crescita più inclusiva e sostenibile, oltre ad essere un diritto umano fondamentale.
L’utilizzo della leva fiscale per contrastare il gender gap
Triggiani, S.
2023
Abstract
Attraverso un’approfondita disamina normativa sia nazionale, che europea, che internazionale, l’analisi delle disuguaglianze di genere è risultata centrale nella comprensione delle più importanti trasformazioni socio-economiche a livello mondiale. Infatti, sebbene l’incremento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro abbia reppresenteto una delle principali trasformazioni dell’ultimo secolo, ancora oggi permangono enormi differenze tra i tassi di occupazione femminili e quelli maschili e tra i relativi salari, oltre a continuare a registrarsi una forte penalizzazione delle donne riguardo al raggiungimento di posizioni apicali. Tale situazione, oltre a rappresentare una fonte di profonde iniquità, da inoltre luogo ad inefficienze riconducibili alla perdita di talenti e di competenze, con conseguenti considerevoli costi economici, essendo stato dimostrato che, se il miglioramento della condizione delle donne è strettamente correlato allo sviluppo economico, d’altro canto la loro partecipazione è a sua volta determinante per la crescita economica. I fattori che incidono sulle differenze di genere nel mercato del lavoro sono molteplici ed innanzitutto di natura socio culturale: pur essendo aumentata la consapevolezza delle donne e pur essendo il lavoro è diventato parte della loro identità, una vera eguaglianza è fortemente condizionata dal contesto familiare e dalla possibilità di conciliare lavoro e famiglia. Tale situazione induce a ritenere che siano improrogabili interventi su più fronti finalizzati al perseguimento di un’inversione di rotta ed è in questo scenario che s’inserisce l’ipotesi di misure di natura fiscale come strumento di attenuazione delle diseguaglianze di genere, obiettivo che rientra tra le priorità trasversali del PNRR e del quale è stata fortemente sottolineata la centralità ed importanza a livello europeo ed internazionale. In definitiva appare indispensabile l’introduzione di una prospettiva di genere nelle politiche fiscali dell'Unione europea e nazionali, in virtù delle rilevanti ripercussioni che queste possono avere sulla distribuzione della ricchezza, sulla possibilità di accedere ai servizi pubblici e pertanto sulla affermazione dei diritti economici e sociali che consentono di garantire la parità di genere. Tale obiettivo va perseguito nella consapevolezza che l'uguaglianza di genere può rappresentare un fattore determinante per una crescita più inclusiva e sostenibile, oltre ad essere un diritto umano fondamentale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.