Questo contributo è da intendersi come una prima riflessione sugli esiti di un’indagine da me condotta, nello scorso anno accademico, sui moduli d’insegnamento, i contenuti e i docenti che, nell’università italiana, contribuiscono a formare alla storia e alle complesse funzioni del museo contemporaneo i futuri professionisti del patrimonio. L’“esplorazione” è una delle risultanze dell’attenzione che, da tempo, rivolgo al tema delle professioni per il museo e alle esigenze formative di chi vorrebbe operare o opera al suo interno, esigenze che si trasformano, come è giusto che sia, con il modificarsi, nel tempo, del ruolo del museo. Le osservazioni da me fatte in questa sede vanno intese, comprensibilmente, come parziali valutazioni di una ricerca destinata a rimanere “aperta” ma che ho ritenuto opportuno presentare in questa sede perché una base di dati, sia pur mutevoli di anno in anno, potrebbe consentire di porre su basi meno teoriche la discussione sulla formazione accademica degli operatori museali ed evidenziare le diverse anomalie di un’università che studia consapevolmente il museo ma non sempre riesce a cogliere, a pieno, le urgenze formative che esso richiede.
La formazione per il nuovo museo: un’indagine, non priva di perplessità sull’offerta formativa universitaria
Nadia Barrella
2023
Abstract
Questo contributo è da intendersi come una prima riflessione sugli esiti di un’indagine da me condotta, nello scorso anno accademico, sui moduli d’insegnamento, i contenuti e i docenti che, nell’università italiana, contribuiscono a formare alla storia e alle complesse funzioni del museo contemporaneo i futuri professionisti del patrimonio. L’“esplorazione” è una delle risultanze dell’attenzione che, da tempo, rivolgo al tema delle professioni per il museo e alle esigenze formative di chi vorrebbe operare o opera al suo interno, esigenze che si trasformano, come è giusto che sia, con il modificarsi, nel tempo, del ruolo del museo. Le osservazioni da me fatte in questa sede vanno intese, comprensibilmente, come parziali valutazioni di una ricerca destinata a rimanere “aperta” ma che ho ritenuto opportuno presentare in questa sede perché una base di dati, sia pur mutevoli di anno in anno, potrebbe consentire di porre su basi meno teoriche la discussione sulla formazione accademica degli operatori museali ed evidenziare le diverse anomalie di un’università che studia consapevolmente il museo ma non sempre riesce a cogliere, a pieno, le urgenze formative che esso richiede.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.