Le innovazioni apportate dalle moderne tecnologie così come le ultime disposizioni europee orientate alla transizione digitale impongono al disciplinare del Disegno un contributo improrogabile e concreto. È a tal ragione che diviene sempre maggiore la necessità di indagare le molteplici possibilità offerte dalle tecnologie innovative quale occasione di conoscenza e di confronto interdisciplinare volta ad immaginare e/o a riconoscere frontiere della rappresentazione e della visualizzazione grafica ancora inesplorate o poco indagate. Nell’era della Digital Culture, dunque, il dibattito sulle nuove frontiere si fa tanto più vivo e necessario quanto più si riduce la distanza, in termini di quotidiana fruibilità, tra l’uomo e il dispositivo digitale. È così che lo scienziato-ricercatore della contemporaneità, come Richard Holmes descrive nel libro dal titolo The Age of Wonder: The Romantic Generation and the Discovery of the Beauty and Terror of Science (2008), prende oggi il posto degli edotti esploratori di fine ‘700, i cui viaggi attorno al mondo gettarono le basi della scienza moderna. Allo stesso modo, quelle stesse spedizioni rappresentano oggi l’esplorazione di nuovi mondi virtuali le cui possibilità, sia in termini di navigazione, che di fruizione, appaiono plurime ed inesauribili. Nell’ambito del disciplinare del Disegno è evidente che l’esplorazione è qui intesa quale necessità del ricercatore di indagare le tematiche strettamente connesse al Digitale e alla capacità di quest’ultimo di comunicare, visualizzare, rappresentare, percepire attraverso esperienze in grado di restituire punti di vista e spunti di riflessione nuovi. È con questo spirito che tale contributo volge l’attenzione ad immaginare le future sfide del Disegno e a come tali nuove frontiere possano rendere un apporto concreto in termini di conoscenza, divulgazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale. Così, ripercorrendo gli studi condotti da Ernst Chladni (1756-1827) e più tardi da Hans Jenny (1904-1972) sullo studio dei fenomeni ondulatori (Cimatica), si intende volgere l’attenzione al tema della rappresentazione e della visualizzazione grafica del suono (fig.1), tematica di particolare interesse sia per il ruolo marginale che oggi occupa nel panorama della ricerca, che per l’attualità che acquisisce se osservata in relazione al contributo del Disegno per l’accessibilità e l’inclusione socio-culturale.

Le forme del suono: la Cimatica come nuova frontiera della disciplina del Disegno | The Shapes of Sound: Cymatics as a New Frontier of the Drawing Discipline

Riccardo, Miele
;
Vincenzo, Cirillo
2023

Abstract

Le innovazioni apportate dalle moderne tecnologie così come le ultime disposizioni europee orientate alla transizione digitale impongono al disciplinare del Disegno un contributo improrogabile e concreto. È a tal ragione che diviene sempre maggiore la necessità di indagare le molteplici possibilità offerte dalle tecnologie innovative quale occasione di conoscenza e di confronto interdisciplinare volta ad immaginare e/o a riconoscere frontiere della rappresentazione e della visualizzazione grafica ancora inesplorate o poco indagate. Nell’era della Digital Culture, dunque, il dibattito sulle nuove frontiere si fa tanto più vivo e necessario quanto più si riduce la distanza, in termini di quotidiana fruibilità, tra l’uomo e il dispositivo digitale. È così che lo scienziato-ricercatore della contemporaneità, come Richard Holmes descrive nel libro dal titolo The Age of Wonder: The Romantic Generation and the Discovery of the Beauty and Terror of Science (2008), prende oggi il posto degli edotti esploratori di fine ‘700, i cui viaggi attorno al mondo gettarono le basi della scienza moderna. Allo stesso modo, quelle stesse spedizioni rappresentano oggi l’esplorazione di nuovi mondi virtuali le cui possibilità, sia in termini di navigazione, che di fruizione, appaiono plurime ed inesauribili. Nell’ambito del disciplinare del Disegno è evidente che l’esplorazione è qui intesa quale necessità del ricercatore di indagare le tematiche strettamente connesse al Digitale e alla capacità di quest’ultimo di comunicare, visualizzare, rappresentare, percepire attraverso esperienze in grado di restituire punti di vista e spunti di riflessione nuovi. È con questo spirito che tale contributo volge l’attenzione ad immaginare le future sfide del Disegno e a come tali nuove frontiere possano rendere un apporto concreto in termini di conoscenza, divulgazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale. Così, ripercorrendo gli studi condotti da Ernst Chladni (1756-1827) e più tardi da Hans Jenny (1904-1972) sullo studio dei fenomeni ondulatori (Cimatica), si intende volgere l’attenzione al tema della rappresentazione e della visualizzazione grafica del suono (fig.1), tematica di particolare interesse sia per il ruolo marginale che oggi occupa nel panorama della ricerca, che per l’attualità che acquisisce se osservata in relazione al contributo del Disegno per l’accessibilità e l’inclusione socio-culturale.
2023
Miele, Riccardo; Cirillo, Vincenzo
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