Il conferimento d’azienda, quale strumento finalizzato ad attuare il passaggio generazionale dell’impresa dal titolare ai propri familiari, è largamente adoperato nella pratica poiché permette all’imprenditore – da un lato – di anticipare gli effetti che deriverebbero dalla successione ereditaria, scegliendo liberamente i familiari che ritiene più idonei a proseguire l’attività d’impresa con l’azienda conferita e – dall’altro – di assicurare una maggiore stabilità degli effetti rispetto all’alternativa della donazione di azienda, evitando (o almeno limitando) successivi dissidi e conflitti tra gli eredi, e beneficiando nel contempo di un trattamento fiscale più favorevole. Si tratta, inoltre, di uno strumento particolarmente “duttile”, che si presta ad essere impiegato sia dall’imprenditore individuale (compreso il caso dell’impresa familiare), sia nell’ambito di realtà imprenditoriali a struttura associativa e societaria. Nel contributo vengono analizzati anzitutto i tratti distintivi della fattispecie, evidenziando le differenze rispetto a tecniche alternative (donazione dell’azienda, patto di famiglia, operazioni societarie straordinarie). Quindi si passa ad esaminare la disciplina applicabile sul piano civilistico, risultante dalla combinazione delle norme sul trasferimento di azienda e di quelle sui conferimenti in società (e diverse a seconda del tipo prescelto per la società conferitaria): dalla delimitazione dei beni aziendali che possono formare oggetto di conferimento, alla valutazione dell’azienda conferita; dalla forma e pubblicità del conferimento al divieto di concorrenza; dal subingresso nei contratti e nei rapporti di lavoro al regime dei crediti e dei debiti aziendali.
Il conferimento d'azienda
Fusco Emanuela
2023
Abstract
Il conferimento d’azienda, quale strumento finalizzato ad attuare il passaggio generazionale dell’impresa dal titolare ai propri familiari, è largamente adoperato nella pratica poiché permette all’imprenditore – da un lato – di anticipare gli effetti che deriverebbero dalla successione ereditaria, scegliendo liberamente i familiari che ritiene più idonei a proseguire l’attività d’impresa con l’azienda conferita e – dall’altro – di assicurare una maggiore stabilità degli effetti rispetto all’alternativa della donazione di azienda, evitando (o almeno limitando) successivi dissidi e conflitti tra gli eredi, e beneficiando nel contempo di un trattamento fiscale più favorevole. Si tratta, inoltre, di uno strumento particolarmente “duttile”, che si presta ad essere impiegato sia dall’imprenditore individuale (compreso il caso dell’impresa familiare), sia nell’ambito di realtà imprenditoriali a struttura associativa e societaria. Nel contributo vengono analizzati anzitutto i tratti distintivi della fattispecie, evidenziando le differenze rispetto a tecniche alternative (donazione dell’azienda, patto di famiglia, operazioni societarie straordinarie). Quindi si passa ad esaminare la disciplina applicabile sul piano civilistico, risultante dalla combinazione delle norme sul trasferimento di azienda e di quelle sui conferimenti in società (e diverse a seconda del tipo prescelto per la società conferitaria): dalla delimitazione dei beni aziendali che possono formare oggetto di conferimento, alla valutazione dell’azienda conferita; dalla forma e pubblicità del conferimento al divieto di concorrenza; dal subingresso nei contratti e nei rapporti di lavoro al regime dei crediti e dei debiti aziendali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.