In questi ultimi decenni, i centri storici delle città dopo essere stati oggetto di piani di restauro sono diventati degli spazi urbani di grande pregio e suggestione, richiesti non solo dai nuovi residenti di classi sociali più elevate e da note catene commerciali internazionali della moda alla ricerca di nuovi “spazi vetrina” per le loro attività, ma anche da crescenti flussi di turisti. Questi spazi, fragili e dalle dimensioni limitate, non sono certo adeguati per raccogliere queste nuove funzioni e una tale quantità di persone. Si comprende, dunque, che l’esigenza della conservazione del patrimonio urbano non è compatibile con quella dello sviluppo turistico illimitato, se non ponendo determinati margini al fenomeno e adottando nuovi modelli di gestione urbanistica. L’articolo parte da alcune riflessioni sull’origine ed evoluzione del concetto di centro storico, sulla sua protezione e come quest’ultima deve necessariamente integrarsi con l’inevitabile aumento della domanda di turismo.
In recent decades, the historic centers of cities have been subject to restoration plans. They have become urban spaces of great value and appeal. That has happened due not only to requirements from new upper-class residents and well-known international fashion commercial chains looking for new showcase spaces for their business but also from increasing tourist-flows. These spaces, fragile and limited in dimension, are certainly not adequate to gather the new functions and such a large number of people. It is now clear that the need for the conservation of urban heritage is not compatible with that of unlimited tourism development. Conservation must go hand in hand with placing certain limits on the tourism phenomenon and adopting new urban management models. The article aims to reflect on the aorigin and conceptual evolution of the historic center, its
La protezione dei centri storici e lo sviluppo del turismo culturale. problemi e prospettive.
Rosario De Iulio
2020
Abstract
In questi ultimi decenni, i centri storici delle città dopo essere stati oggetto di piani di restauro sono diventati degli spazi urbani di grande pregio e suggestione, richiesti non solo dai nuovi residenti di classi sociali più elevate e da note catene commerciali internazionali della moda alla ricerca di nuovi “spazi vetrina” per le loro attività, ma anche da crescenti flussi di turisti. Questi spazi, fragili e dalle dimensioni limitate, non sono certo adeguati per raccogliere queste nuove funzioni e una tale quantità di persone. Si comprende, dunque, che l’esigenza della conservazione del patrimonio urbano non è compatibile con quella dello sviluppo turistico illimitato, se non ponendo determinati margini al fenomeno e adottando nuovi modelli di gestione urbanistica. L’articolo parte da alcune riflessioni sull’origine ed evoluzione del concetto di centro storico, sulla sua protezione e come quest’ultima deve necessariamente integrarsi con l’inevitabile aumento della domanda di turismo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.