Dal passato al presente. Dinamiche di fecondità, interpretazioni sociali e politiche pubbliche in un paese che invecchia.

Il pensiero sociologico classico si è accorto prontamente dell’influenza significativa che i fattori demografici possono esercitare sui fenomeni sociali, inclusi quelli del cambiamento. È possibile affermare, infatti, che la nascita della sociologia sia intimamente legata alla diffusione della demografia: entrambe sono scienze sociali nate sotto l’impulso della Rivoluzione francese prima, e di quella industriale dopo, nonché dell’affermazione del positivismo. Entrambe si pongono come obiettivo lo studio della popolazione e dei suoi cambiamenti: l’una indagando i fenomeni sociali, l’altra analizzando il movimento naturale (nascite e morti) e le migrazioni ed interpretandone le dinamiche. La demografia contemporanea non si limita a descrivere gli eventi e le dinamiche demografiche ma vuole anche comprenderne le cause e le conseguenze economiche, sociali e culturali. La sociologia, a sua volta, offre quadri interpretativi più ampi, proposte teoriche innovative o radicate nella sua storia, per cui il tentativo di far dialogare le due discipline, può risultare molto proficuo. L’obiettivo di questo capitolo è di raccontare l’incontro tra demografia e sociologia, dalla loro genesi ad oggi, per arrivare ad una descrizione generale delle dinamiche di popolazione nel nostro Paese, riflettendo sulle implicazioni che possono avere in termini di politiche per la famiglia.