Il saggio ripercorre l’emersione del negozio fiduciario nella civilistica italiana, e, in particolare, il dibattito relativo alla ammissibilità della figura che nell’ordinamento italiano sarà per la prima volta risolta in senso positivo con l’elaborazione di Francesco Ferrara. Nella ricostruzione dell'autore, mutuata dalla dottrina tedesca, carattere peculiare del negozio fiduciario è la divergenza tra lo scopo economico e lo strumento giuridico adoperato dalle parti, impostazione condivisa in modo pressoché unanime dalla dottrina coeva e accolta nella giurisprudenza dell’epoca. Alle divergenti e contrapposte configurazioni del fenomeno susseguitesi nel tempo, volte a risolvere i nodi problematici cui esso dava luogo, corrisponde un variegato quadro giurisprudenziale nel quale manca una univoca identificazione del rapporto fiduciario. L’evoluzione del pensiero dottrinale dimostrerà l’inadeguatezza delle rigide classificazioni consegnate dalla tradizione, giungendo alla configurazione del negozio fiduciario quale operazione economica complessa, connotata da causa unitaria e concreta, acquisizione corrente che si può, tuttavia, scorgere già tra le righe del Ferrara, che, sia pure nel formale ossequio alle strutture ordinanti consolidate, avvertiva la difficoltà di imbrigliare in forme giuridiche precostituite talune manifestazioni dell’autonomia privata.

La dottrina dei negozi fiduciari in Francesco Ferrara

Valeria De Oto
2023

Abstract

Il saggio ripercorre l’emersione del negozio fiduciario nella civilistica italiana, e, in particolare, il dibattito relativo alla ammissibilità della figura che nell’ordinamento italiano sarà per la prima volta risolta in senso positivo con l’elaborazione di Francesco Ferrara. Nella ricostruzione dell'autore, mutuata dalla dottrina tedesca, carattere peculiare del negozio fiduciario è la divergenza tra lo scopo economico e lo strumento giuridico adoperato dalle parti, impostazione condivisa in modo pressoché unanime dalla dottrina coeva e accolta nella giurisprudenza dell’epoca. Alle divergenti e contrapposte configurazioni del fenomeno susseguitesi nel tempo, volte a risolvere i nodi problematici cui esso dava luogo, corrisponde un variegato quadro giurisprudenziale nel quale manca una univoca identificazione del rapporto fiduciario. L’evoluzione del pensiero dottrinale dimostrerà l’inadeguatezza delle rigide classificazioni consegnate dalla tradizione, giungendo alla configurazione del negozio fiduciario quale operazione economica complessa, connotata da causa unitaria e concreta, acquisizione corrente che si può, tuttavia, scorgere già tra le righe del Ferrara, che, sia pure nel formale ossequio alle strutture ordinanti consolidate, avvertiva la difficoltà di imbrigliare in forme giuridiche precostituite talune manifestazioni dell’autonomia privata.
2023
DE OTO, Valeria
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