La figura di Lucio Elio Seiano, il prefetto del pretorio di Tiberio, ha un’importanza notevole nel romanzo di Robert Graves I, Claudius. From the Autobiography of Tiberius Claudius del 1934. L’approccio tra lo storico e il romanzato di Graves, pro-nipote di Leopold von Ranke, è di particolare interesse per un personaggio così controverso come il prefetto ‘cattivo’ descritto nelle fonti. Se in alcuni casi l’autore si limita a drammatizzare il racconto della storiografia antica, che il romanziere mostra di conoscere assai bene, altrove amplifica il ruolo del braccio destro di Tiberio. Ancora più interessanti sono poi gli episodi che, pur senza avere alcuna base documentaria, sono però del tutto verosimili. Graves guarda il cavaliere Seiano come un parvenu e in un modo decisamente snob, forse influenzato dalla sua conoscenza degli ambienti oxoniensi. E nella consapevolezza di Claudio, che riteneva che alla fine Lucio Elio non fosse stato un villain peggiore di altri e che i tempi più bui di un Caligola ‘educato’ da Tiberio si andavano avvicinando, potremmo forse intravedere la consapevolezza di tempi altrettanto bui che Graves, dal suo ritiro maiorchino, vedeva profilarsi per l’Europa all’inizio degli anni ’30.
The figure of Lucius Aelius Seianus, the praefect of the praetorium of Tiberius, is of remarkable importance in Robert Graves' novel I, Claudius. From the Autobiography of Tiberius Claudius, published in1934. The approach between the historical and the fictional by Graves, a great-grandson of Leopold von Ranke, is particularly interesting for a controversial character such as the 'evil' praefect described in the sources. If in some cases the author merely dramatizes the account of ancient historiography, which the novelist knows very well; elsewhere he amplifies the role of Tiberius' right-hand man. Even more interesting are the episodes that, although without documentary basis, are nonetheless entirely plausible. Graves views the knight Sejanus as a parvenu and in a decidedly snobbish manner, perhaps influenced by his knowledge of Oxonian circles. In Claudius' awareness – Lucius Aelius had been no worse a villain than others and darker times with a Caligula 'educated' by Tiberius were approaching – we might perhaps glimpse the awareness of equally dark times that Graves, from his Majorcan retreat, saw looming for Europe in the early 1930s.
Graves’ Sejanus. Il prefetto del pretorio di Tiberio nel romanzo I, Claudius
Claudio Vacanti
2022
Abstract
La figura di Lucio Elio Seiano, il prefetto del pretorio di Tiberio, ha un’importanza notevole nel romanzo di Robert Graves I, Claudius. From the Autobiography of Tiberius Claudius del 1934. L’approccio tra lo storico e il romanzato di Graves, pro-nipote di Leopold von Ranke, è di particolare interesse per un personaggio così controverso come il prefetto ‘cattivo’ descritto nelle fonti. Se in alcuni casi l’autore si limita a drammatizzare il racconto della storiografia antica, che il romanziere mostra di conoscere assai bene, altrove amplifica il ruolo del braccio destro di Tiberio. Ancora più interessanti sono poi gli episodi che, pur senza avere alcuna base documentaria, sono però del tutto verosimili. Graves guarda il cavaliere Seiano come un parvenu e in un modo decisamente snob, forse influenzato dalla sua conoscenza degli ambienti oxoniensi. E nella consapevolezza di Claudio, che riteneva che alla fine Lucio Elio non fosse stato un villain peggiore di altri e che i tempi più bui di un Caligola ‘educato’ da Tiberio si andavano avvicinando, potremmo forse intravedere la consapevolezza di tempi altrettanto bui che Graves, dal suo ritiro maiorchino, vedeva profilarsi per l’Europa all’inizio degli anni ’30.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.