L'arrivo in Europa di un massiccio esilio politico dalle dittature del Cono Sud latinoamericano, in particolare dall'Uruguay (1973-1985), dal Cile (1973-1989) e dall'Argentina (1976-1983), non è solo una pietra miliare della storia della regione, ma può essere inquadrato nel contesto della fine del ruolo della militanza politica rivoluzionaria nel XX secolo. Nella seconda metà del XX secolo, infatti, il fenomeno esilio è arrivato a riflettere il ruolo guida della classe media nella società e nel sistema politico fino a rappresentare l’esilio in sé un fenomeno di massa. In effetti, centinaia di migliaia di membri della classe media, per lo più persone istruite con diversi livelli di militanza, hanno intrapreso un percorso di esilio in cui le richieste, le aspettative, i problemi e i desideri individuali hanno ben presto superato la militanza per essere riconducibili a istanze individuali. Ciò è accaduto ancora di più nelle società dell'Europa occidentale, dove il discorso sui diritti individuali e umani ha avuto rilevanza temporale anteriore rispetto al Cono Sud. Contaminando e modificando il discorso politico in America Latina, “l’esilio” ha contribuito a spostare la prospettiva rivoluzionaria verso una nuova prospettiva in cui i diritti umani sono diventati fondamentali. Il passaggio da una grammatica politica e uno stile di vita rivoluzionari, a un discorso democratico e di responsabilità per i diritti umani e le condizioni di vita nell’esilio e l’influenza anche sulle società europee da una prospettiva storiografica sono l’argomento principale del saggio.
The arrival in Europe of a massive political exile from the dictatorships of the Latin American Southern Cone, particularly from Uruguay (1973–1985), Chile (1973–1989) and Argentina (1976–1983), is not only a milestone of the region’s history, but can be framed in the context of the end of revolutionary political militancy in the twentieth century. In the second half of the twentieth century, the exile came to reflect the new leading role of the middle class in society and in the political system. Moreover, such exiles ended up becoming what can be called a mass phenomenon. Indeed, hundreds of thousands of middle-class members, mostly educated people with diverse levels of militancy, undertook an exile’s path where demands, expectations, problems, and individual desires very soon overcame militancy. This happened even more so in Western European societies, where individual and human rights discourse had an earlier relevance than in the Southern Cone. By contaminating and modifying the political discourse in Latin America, “the exile” contributed to shifting the revolutionary perspective towards a new perspective where human rights became fundamental. The shift from a once revolutionary grammar of politics and style of life, to a democratic discourse of accountability for human rights, and the conditions for immigrants from an historiographical perspective is the main topic of the chapter.
Europe and the Latin American exile. From a revolutionary grammar to a human right’s one
Gennaro Carotenuto
2020
Abstract
L'arrivo in Europa di un massiccio esilio politico dalle dittature del Cono Sud latinoamericano, in particolare dall'Uruguay (1973-1985), dal Cile (1973-1989) e dall'Argentina (1976-1983), non è solo una pietra miliare della storia della regione, ma può essere inquadrato nel contesto della fine del ruolo della militanza politica rivoluzionaria nel XX secolo. Nella seconda metà del XX secolo, infatti, il fenomeno esilio è arrivato a riflettere il ruolo guida della classe media nella società e nel sistema politico fino a rappresentare l’esilio in sé un fenomeno di massa. In effetti, centinaia di migliaia di membri della classe media, per lo più persone istruite con diversi livelli di militanza, hanno intrapreso un percorso di esilio in cui le richieste, le aspettative, i problemi e i desideri individuali hanno ben presto superato la militanza per essere riconducibili a istanze individuali. Ciò è accaduto ancora di più nelle società dell'Europa occidentale, dove il discorso sui diritti individuali e umani ha avuto rilevanza temporale anteriore rispetto al Cono Sud. Contaminando e modificando il discorso politico in America Latina, “l’esilio” ha contribuito a spostare la prospettiva rivoluzionaria verso una nuova prospettiva in cui i diritti umani sono diventati fondamentali. Il passaggio da una grammatica politica e uno stile di vita rivoluzionari, a un discorso democratico e di responsabilità per i diritti umani e le condizioni di vita nell’esilio e l’influenza anche sulle società europee da una prospettiva storiografica sono l’argomento principale del saggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


