I tentativi di mediazione vaticana tra Austria-Ungheria ed Italia negli ultimi due anni di guerra (1917-1918)

During the final years of World War I the Vatican diplomacy was actively engaged in mediating among the belligerent nations and in particular between Austria and Italy in order to reach a peace agreement and to participate to the Peace Conference. Its action, however, was made difficult by the persistence of the “Roman Question” with the Italian government and by the lack of direct official relations with most of the Entente powers which considered the Vatican more favorable to the central powers. Despite its proximity to the Austro-Hungarian Empire and the Vatican's desire to avoid its dissolution, the Holy See was neutral and endeavored, with some success, to intensify relations with Italy, despite the mistrust of Foreign Minister Sidney Sonnino and it tried in vain to persuade Austria-Hungary to accept part of the Italian territorial requests.

Negli anni finali della Prima Guerra Mondiale la diplomazia vaticana si impegnò  attivamente per mediare tra le nazioni belligeranti ed in particolare tra Austria ed Italia per cercare di arrivare ad una pace di compromesso e partecipare alla Conferenza della Pace. La sua azione fu tuttavia resa difficile dalla mancanza di rapporti ufficiali diretti con la maggior parte delle potenze dell’Intesa, che la ritenevano più  favorevole alle potenze centrali, e in particolare dalla persistenza della “Questione Romana” con il governo italiano. Nonostante la vicinanza all’Impero austro-ungarico e la volontà  vaticana di evitarne la dissoluzione, la Santa Sede fu neutrale e si sforzò , con un certo successo d’intensificare i rapporti con l’Italia, nonostante la diffidenza del ministro egli Esteri Sidney Sonnino e cercò di convincere invano l’Austria-Ungheria ad accogliere una parte delle richieste territoriali italiane.