Nel più ampio capitolo dedicato all’Archivio storico del Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli e corredato da riproduzioni e regesti di alcuni tra i più antichi e significativi documenti del complesso, il mio contributo è dedicato all’identificazione del soggetto produttore e conservatore della documentazione. La storia del Conservatorio di musica San Pietro a Majella è la storia di diverse e distinte istituzioni confluite -sebbene con modalità e in tempi diversi- a costituire l’attuale organismo, ed è una storia scandita da identità ben precise, da nette vocazioni, attraverso le quali corre, costante, il fil rouge della formazione in ambito musicale. Il conservatorio di musica, dichiarato reale nel giugno 1807 con decreto di Giuseppe Napoleone e denominato nel 1826 Reale Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, si configura come il successore e l’erede di tre istituzioni fortemente rappresentative della realtà caritatevole-assistenziale e del panorama musicale di età moderna a Napoli: gli antichi Conservatori di Santa Maria di Loreto (1537), Sant’Onofrio a Capuana (1578) e Santa Maria della Pietà dei Turchini (1583), che incarnano un modello applicativo dei canoni di assistenza e beneficenza, fondato sulle forme tradizionali di carità pubblica e privata.

Il Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli. Nota storico-istituzionale

DAMIANI C
2008

Abstract

Nel più ampio capitolo dedicato all’Archivio storico del Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli e corredato da riproduzioni e regesti di alcuni tra i più antichi e significativi documenti del complesso, il mio contributo è dedicato all’identificazione del soggetto produttore e conservatore della documentazione. La storia del Conservatorio di musica San Pietro a Majella è la storia di diverse e distinte istituzioni confluite -sebbene con modalità e in tempi diversi- a costituire l’attuale organismo, ed è una storia scandita da identità ben precise, da nette vocazioni, attraverso le quali corre, costante, il fil rouge della formazione in ambito musicale. Il conservatorio di musica, dichiarato reale nel giugno 1807 con decreto di Giuseppe Napoleone e denominato nel 1826 Reale Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, si configura come il successore e l’erede di tre istituzioni fortemente rappresentative della realtà caritatevole-assistenziale e del panorama musicale di età moderna a Napoli: gli antichi Conservatori di Santa Maria di Loreto (1537), Sant’Onofrio a Capuana (1578) e Santa Maria della Pietà dei Turchini (1583), che incarnano un modello applicativo dei canoni di assistenza e beneficenza, fondato sulle forme tradizionali di carità pubblica e privata.
2008
Damiani, C
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/463271
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