Sin dai suoi albori, la sempre più diffusa e organizzata “industria del forestiero” si è avvalsa di “emblemi” topografici nelle proprie offerte (Mazzetti 2012). Letteratura e iconografie hanno fornito spunti per la fruizione e il consumo di numerosi paesaggi, catalizzando masse di visitatori, mentre realtà piccole, in aree interne, sono rimaste isolate pur se ricche di potenziali attrattori turistici, quali sfondi naturali dall’aura magica, preesistenze storico-archeologiche, tradizioni cultural-popolari. Dunque spazi contesi a fronte di spazi da scoprire o appena “scoperti”. Nei suoi romanzi per l’infanzia, Bianca Pitzorno riporta molti di questi luoghi della sua amata Sardegna, come “Osuni” in Sulle tracce di un tesoro nascosto, un piccolo comune sospeso tra passato e presente, che nella realtà corrisponde a Ossi (30,11 kmq) in provincia di Sassari dove, a fronte di fattori negativi, si cercano di rafforzare le attività culturali. In questo lavoro, alla luce di una nutrita bibliografia sulla Sardegna e sulle aree interne, e col supporto di dati Istat, documenti cartografici ed elaborazioni Gis, si parte dalla evoluzione turistica della regione. Si prosegue text-oriented con la descrizione del sito di Osuni, cogliendone le similitudini con quello di Ossi, che chiede di essere “scoperto” dal punto di vista turistico, fino al ragionamento sulla Sardegna “contesa” e su quella da scoprire, nel tentativo di individuare ricadute per sottrarre luoghi siffatti al silenzio della conoscenza, oltre che alla marginalità geografica.

Sulle tracce di un tesoro nascosto: la Sardegna dagli spazi contesi agli spazi “scoperti”

astrid Pellicano
2021

Abstract

Sin dai suoi albori, la sempre più diffusa e organizzata “industria del forestiero” si è avvalsa di “emblemi” topografici nelle proprie offerte (Mazzetti 2012). Letteratura e iconografie hanno fornito spunti per la fruizione e il consumo di numerosi paesaggi, catalizzando masse di visitatori, mentre realtà piccole, in aree interne, sono rimaste isolate pur se ricche di potenziali attrattori turistici, quali sfondi naturali dall’aura magica, preesistenze storico-archeologiche, tradizioni cultural-popolari. Dunque spazi contesi a fronte di spazi da scoprire o appena “scoperti”. Nei suoi romanzi per l’infanzia, Bianca Pitzorno riporta molti di questi luoghi della sua amata Sardegna, come “Osuni” in Sulle tracce di un tesoro nascosto, un piccolo comune sospeso tra passato e presente, che nella realtà corrisponde a Ossi (30,11 kmq) in provincia di Sassari dove, a fronte di fattori negativi, si cercano di rafforzare le attività culturali. In questo lavoro, alla luce di una nutrita bibliografia sulla Sardegna e sulle aree interne, e col supporto di dati Istat, documenti cartografici ed elaborazioni Gis, si parte dalla evoluzione turistica della regione. Si prosegue text-oriented con la descrizione del sito di Osuni, cogliendone le similitudini con quello di Ossi, che chiede di essere “scoperto” dal punto di vista turistico, fino al ragionamento sulla Sardegna “contesa” e su quella da scoprire, nel tentativo di individuare ricadute per sottrarre luoghi siffatti al silenzio della conoscenza, oltre che alla marginalità geografica.
2021
Pellicano, Astrid
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