La didattica del restauro è affrontata in questa sede riflettendo, in particolare, sul progetto e le modalità della sua trasmissione. Se ne analizzano gli apparati di metodo e, segnatamente, i contenuti esegetici ed ermeneutici, ricostruendone il ruolo assunto nella formazione dell’architetto ‘generalista’ e del laureato in Design e Comunicazione. Ai fini di una valutazione epistemologica, atta a definirne anche i caratteri e le implicazioni didattiche, i temi indicati sono ricostruiti, in primis, alla luce dell’evoluzione che il progetto di restauro e il competente impianto di metodo hanno registrato dagli anni Ottanta all’attualità. Rilevandone le proprietà che ne sostanziano oggi natura, logiche e finalità ne sono, segnatamente, investigati i rapporti, ontologicamente, intrecciati con la conoscenza nelle sue varie fasi e i riflessi della loro trasmissione. Attraverso il rilievo riconosciuto all’esercizio esegetico e ai suoi strumenti nel quadro dell’iter formativo descritto, anche in forza della collaborazione con le altre discipline si evidenziano, inoltre, le ricadute sviluppate nei futuri architetti dall’acquisizione di simili competenze, soprattutto, in quanto driver delle responsabilità etiche, culturali e sociali implicite nella professione. Nella seconda parte gli argomenti citati sono inquadrati nella prospettiva della funzione che l’esperienza del progetto di conservazione assolve per gli studenti di Design e Comunicazione. Partendo dalle affinità che le culture del restauro e del design manifestano, specie, nella comune attenzione per la materia e per le regole che ne sovraintendono la modifica, si esplora il valore che l’esegesi e la restituzione della realtà architettonica in quanto “materia” - in primis, la lettura diretta – esprimono nell’indicato contesto. Constatata la durevole distanza tra le acquisizioni teoriche e la concreta applicazione di procedure finalizzate alla comprensione del dato reale, l’esercizio del progetto di conservazione invera, difatti, per questi studenti un’occasione preziosa per imparare a riconoscere e interpretare i processi di produzione, cioè, i contenuti fondanti di una figura professionale così orientata. La connotazione analitica e critica del restauro, la propensione all’ascolto paziente, anche mediante le sinergie sviluppate con altri settori scientifici, l’approccio al progetto ‘umile’ e ‘aperto’, capace di esprimere i legami di continuità tra memoria e innovazione governando la complessità e il cambiamento sostanziano, infine, i fondamentali ingredienti di metodo che, gli autori, riconoscono alla didattica di settore. Più che nozioni di un sapere specialistico, destinato poi alla dispersione se non adeguatamente coltivato e aggiornato, tali acquisizioni esprimono, infatti, le basi culturali ed etiche del rispetto per il patrimonio e l’ambiente, dunque, le attitudini che, sempre, dovrebbero orientare l’operatività di architetti e designer.

Didattica come metodo. Progettare la conservazione tra conoscenza e innovazione

D'Aprile M.
;
Carillo S.
2021

Abstract

La didattica del restauro è affrontata in questa sede riflettendo, in particolare, sul progetto e le modalità della sua trasmissione. Se ne analizzano gli apparati di metodo e, segnatamente, i contenuti esegetici ed ermeneutici, ricostruendone il ruolo assunto nella formazione dell’architetto ‘generalista’ e del laureato in Design e Comunicazione. Ai fini di una valutazione epistemologica, atta a definirne anche i caratteri e le implicazioni didattiche, i temi indicati sono ricostruiti, in primis, alla luce dell’evoluzione che il progetto di restauro e il competente impianto di metodo hanno registrato dagli anni Ottanta all’attualità. Rilevandone le proprietà che ne sostanziano oggi natura, logiche e finalità ne sono, segnatamente, investigati i rapporti, ontologicamente, intrecciati con la conoscenza nelle sue varie fasi e i riflessi della loro trasmissione. Attraverso il rilievo riconosciuto all’esercizio esegetico e ai suoi strumenti nel quadro dell’iter formativo descritto, anche in forza della collaborazione con le altre discipline si evidenziano, inoltre, le ricadute sviluppate nei futuri architetti dall’acquisizione di simili competenze, soprattutto, in quanto driver delle responsabilità etiche, culturali e sociali implicite nella professione. Nella seconda parte gli argomenti citati sono inquadrati nella prospettiva della funzione che l’esperienza del progetto di conservazione assolve per gli studenti di Design e Comunicazione. Partendo dalle affinità che le culture del restauro e del design manifestano, specie, nella comune attenzione per la materia e per le regole che ne sovraintendono la modifica, si esplora il valore che l’esegesi e la restituzione della realtà architettonica in quanto “materia” - in primis, la lettura diretta – esprimono nell’indicato contesto. Constatata la durevole distanza tra le acquisizioni teoriche e la concreta applicazione di procedure finalizzate alla comprensione del dato reale, l’esercizio del progetto di conservazione invera, difatti, per questi studenti un’occasione preziosa per imparare a riconoscere e interpretare i processi di produzione, cioè, i contenuti fondanti di una figura professionale così orientata. La connotazione analitica e critica del restauro, la propensione all’ascolto paziente, anche mediante le sinergie sviluppate con altri settori scientifici, l’approccio al progetto ‘umile’ e ‘aperto’, capace di esprimere i legami di continuità tra memoria e innovazione governando la complessità e il cambiamento sostanziano, infine, i fondamentali ingredienti di metodo che, gli autori, riconoscono alla didattica di settore. Più che nozioni di un sapere specialistico, destinato poi alla dispersione se non adeguatamente coltivato e aggiornato, tali acquisizioni esprimono, infatti, le basi culturali ed etiche del rispetto per il patrimonio e l’ambiente, dunque, le attitudini che, sempre, dovrebbero orientare l’operatività di architetti e designer.
2021
D'Aprile, M.; Carillo, S.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/459362
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